FOCUS CGR – Combinare investimenti oculati – per accrescere il livello di competitività della rosa – al taglio dei costi per calciatori fuori progetto. Sarà il binomio concettuale che accompagnerà la missione sul mercato di Tiago Pinto a giugno. Un’operazione di sfoltimento della rosa, necessaria anche per mitigare l’effetto della pandemia sui conti del club, che saranno nuovamente in sofferenza al 30 giugno prossimo. L’obiettivo è chiaro: rendere più adeguata la spesa complessiva della società all’effettivo valore dei calciatori che saranno messi a disposizione del prossimo tecnico (Fonseca o un altro, ma questa è una storia diversa). Secondo i dati riportati dall’ultimo bilancio del club, pubblicato qualche mese fa, il costo annuo per ammortamenti della rosa giallorossa ha sfiorato i 100 milioni di euro (94 per la precisione). Un valore che tiene conto anche di quei calciatori ceduti in prestito e di cui la società non è ancora riuscita a liberarsi definitivamente come Nzonzi, Kluivert e Under oppure Coric e Bianda. Visti i nuovi arrivi probabilmente questo dato tenderà a crescere a chiusura dell’attuale annualità di bilancio.
SICURI PARTENTI ED ESUBERI – Al termine di questo campionato sicuramente Juan Jesus, Mirante e Bruno Peres saluteranno Trigoria, per via della scadenza dei rispettivi contratti. Da soli questi tre calciatori pesano a bilancio per 6,4 milioni di ammortamento e 8,8 milioni di ingaggi lordi: 15 milioni come costo complessivo che la società giallorossa eliminerà.
Cifre analoghe, ma casi diversi per Pastore e Dzeko, i due calciatori dell’attuale rosa che guadagnano di più: 21 milioni di euro lordi la somma degli stipendi e un costo d’ammortamento pari a 6,5 milioni. Con il dovuto rispetto per l’enorme apporto dato dal bosniaco alla causa romanista nell’ultimo quinquennio, cedendo entrambi, Tiago Pinto otterrebbe un risparmio complessivo di quasi 28 milioni di euro. Da aggiungere alla lista sopra menzionata anche i valori di Santon, Fazio e Pau Lopez, che insieme hanno un costo d’ammortamento pari a 7,8 milioni e di stipendio lordo percepiscono 11 milioni totali.
E gli esuberi? Tralasciando la miriade di giovani della Primavera prestati in giro per l’Italia, Olsen, Florenzi, Under, Kluivert, Nzonzi, Coric, Bianda sono stati ceduti in prestito senza obbligo di riscatto. Quindi, molto probabilmente – salvo nel caso dell’ex capitano giallorosso propenso a restare al PSG – a giugno torneranno alla base per esser rimessi sul mercato. Se la Roma riuscisse a cederli tutti a titolo definitivo, Tiago Pinto otterrebbe una riduzione di costi (potenziale) in termini di ammortamento pari a 32 milioni di euro. Gli ingaggi totali sono pari a 23,8 milioni, cifra che ovviamente però la società giallorossa non ha pagato in questa stagione.
La somma complessiva di questi numeri – al netto delle evidenti differenze di rendimento che ciascun calciatore ha mostrato nella sua esperienza romanista – chiarisce quanto sia lievitato il costo della rosa giallorossa a fronte di un ridimensionamento tecnico oggettivo che si è riflesso anche sui risultati sportivi della squadra, fuori dalla Champions da due anni con il rischio concreto di non giocarla neanche nella prossima stagione. La Roma costa troppo per quanto produce sul campo, è un fatto evidente da almeno tre anni. Se Tiago Pinto riuscisse a cedere a titolo definitivo i 15 calciatori citati, la società otterrebbe un risparmio complessivo di 64,6 milioni lordi in termini di ingaggi (40,8 solo di quei calciatori attualmente a Trigoria) e una riduzione di 52,7 milioni di costo d’ammortamento (ma in una sola annualità pari a 41 milioni), per un valore a bilancio totale addirittura superiore ai 100 milioni. Servirà un miracolo per dare respiro contabile al club e ottimizzare così le risorse a disposizione. Ma se si vuole affrontare al meglio le prossime stagioni, bisognerà provare ad attrezzarsi.