Dopo aver conquistato il primo scudetto della sua storia con la Roma Femminile, capitan Elisa Bartoli ha parlato ai microfoni dell’emittente televisiva la7. Ecco le sue parole:
C’eri dall’inizio e ci sei stata fino alla fine. È il gol di una vita?
“È il gol della vita, di un sogno realizzato. Ho iniziato cinque anni fa un progetto importante con la squadra del mio cuore e dopo cinque anni fatti di cadute e vittorie oggi finalmente si festeggia il lavoro di cinque anni. Ringrazio tutte le ragazze che ne hanno fatte parte. Sono veramente emozionata. Ho realizzato il sogno di una vita”
Qual è stato il tuo primo pensiero?
“Ho visto Giguliano cadere in lacrime e il primo pensiero è stata abbracciarla e dirle che siamo campionesse. Lo scudetto va alla città e ai tifosi, a Roma si sa quanto è difficile vincere e finalmente ci siamo riuscite”.
Capello ha detto che quando ha vinto lo scudetto con la Roma hanno festeggiato per 7 mesi…
“Ha ragione Capello, magari festeggeremo per un anno e mezzo…”
A seguire anche il tecnico Alessandro Spugna ha raccontato le sue emozioni:
Le prime sensazioni.
“È tutto vero quindi? Posso dirlo: siamo campionesse. Le sensazioni sono bellissime, non avevamo dubbi. È stata una partita sofferta, come è giusto che sia così, onore alla Fiorentina che è venuta qui a fare la sua partita. Credo che fosse scritto. Devo dire grazie a tutti: dal club alla dirigenza che ha avuto l’ambizione di creare una squadra per vincere qualcosa di importante, le ragazze e lo staff, fatto di grandi professionisti e di grandissime persone”.
Quando ha capito che era fatta?
“La partita di sabato scorso con la Juventus ci ha fatto percepire che c’erano quattro match pinti a disposizione, poteva essere fatta. E volevamo chiuderla oggi. È stata settimana tranquilla ma concentrata”.
Capello ha detto che quando ha vinto lo scudetto a Roma hanno festeggiato per 7 mesi…
“Per festeggiare sono sempre pronto. Dobbiamo festeggiare e anche tanto ma poi c’è una finale di Coppa Italia da affrontare. Vogliamo anche quel titolo, quindi dobbiamo lavorare bene, ma ci penseremo più avanti. Adesso dobbiamo festeggiare davanti a questo pubblico strepitoso”.
Personalmente cosa rappresenta per te?
“Quest’anno siam partiti con un obiettivo importante, rappresenta il grandissimo lavoro di tutti i giorni”.
Farai un fioretto?
“Sicuramente farò un tatuaggio, non mi costa caro. E poi credo che dovrò tagliarmi i capelli”