C-GR di SERATA – Dan Friedkin lunedì sarà ufficialmente e formalmente il nuovo presidente della Roma. Dopo l’accordo vincolante raggiunto nella notte del 5 agosto, è atteso per il 17 – come ampiamente anticipato – il closing definitivo, che dovrebbe essere simultaneo sull’asse Londra-Roma. Difficile capire oggi quando la Dan e Ryan Friedkin sbarcheranno nella capitale, causa Covid, viste le stringenti normative per chi proviene dall’estero e l’obbligo di quarantena all’ingresso nei nostri confini nazionali, se si proviene da aree a rischio come gli Stati Uniti.
Intanto inizia a tenere banco il tema mercato: in attesa di conoscere i dirigenti scelti dalla nuova proprietà per i ruoli di direttore generale e direttore sportivo (Planes avrebbe dato il suo assenso al trasferimento in giallorosso), si rincorrono le voci di possibili affari impostati (soprattutto da mediatori vicini al club) sia in entrata che in uscita. Confermata la possibilità di uno scambio, con reciproca maxi-plusvalenza tra Arsenal e Roma: sul piatto i cartellini di Diawara e Torreira.
Tra i ruoli su cui la Roma dovrà tornare ad investire c’è sicuramente quello del portiere: le ultime uscite disastrose ufficiali di Pau Lopez hanno convinto lo staff tecnico a tentare nuove strade. Se si riuscirà a trovare una sistemazione ad Olsen (offerta al ribasso già rispedita al mittente del Celtic) e Pau Lopez, la Roma proverà a trovare un nuovo estremo difensore: tanti i nomi in lista, da Sirigu, a Perin, da Meret a Gollini e Cragno del Cagliari.
Capitolo Dzeko: non trova conferma l’indiscrezione rilanciata ieri da Sportitalia di un dialogo aperto tra Juventus e Roma per il possibile approdo del bosniaco a Torino. La società ha fatto filtrare una secca smentita, ribadendo ad oggi l’incedibilità del centravanti giallorosso. Perotti vicino al Fenerbahce, Jesus firmerà un triennale col Cagliari.