Dopo la vittoria della Roma contro il Genoa, ecco le pagelle dei maggiori quotidiani italiani. Osvaldo rompe il digiuno e torna al gol; Heinze è lo scudo umano della difesa giallorossa; Bojan offre ottimi spunti che fanno ben sperare per il futuro.
IL MESSAGGERO
STEKELENBURG 6
Para un tiraccio ravvicinato di Belluschi, poi effettua un paio di interventi piccoli piccoli. Nella ripresa smanaccia un tiro al veleno di Veloso. Niente di che, però è sicuro e trasmette tranquillità, quantomeno a chi lo guarda.
TADDEI 5,5
A destra stenta e non si capisce perché, visto che è sempre stata la sua fascia. Palacio gli va via un paio di volte, ha poco tempo e spazio per proporsi in fase offensiva, nonostante gli inviti continui di Luis Enrique. Migliora nella fase difensiva con il passare dei minuti.
KJAER 6
Per poco non manda in gol Palacio, steccando un intervento d’anticipo in area di rigore e sempre per poco non è lui stesso a segnare una rete, ma spara un destro (maldestro) alto. Serata all’insegna del duello con l’argentino con il codino, che quando si accentra sono dolori. Commette qualche errore, ma la fase dei disastri sembra alle spalle.
HEINZE 6,5
Si immola spesso, andando a tappare in ogni modo qualche buco lasciato inevitabilmente dai compagni. Ora di testa, ora in spaccata, di petto. È sempre presente, rischiando anche l’ammonizione squalifica (è diffidato e i difensori centrali scarseggiano). Quando non ci arriva con il fisico, spunta l’esperienza. Gilardino si vede quasi mai.
JOSÈ ANGEL 6
Un altro piccolo passo avanti. Da un paio di partite è più sicuro, prova qualche giocata in velocità e in fase difensiva se la cava meglio rispetto al passato. Benino, insomma.
GAGO 6
Pressare è lo sport che preferisce, a volte lo fa con irruenza e finisce con il commettere troppi falli e di sbagliare il passaggio per la ripartenza.
DE ROSSI 6,5
Impreciso in avvio, sbaglia due, tre tocchi. Poi esce il solito De Rossi, quello capace di coprire le falle difensive e anche capace di quella splendida palla regalata a Bojan, che però fallisce il due a zero.
GRECO 6,5
Pennella per Osvaldo, sfiora il gol con un destro dai venti metri. Particolarmente e insolitamente brillante.
BORINI 5,5
Corre, pressa, rompe le scatole a tutti, si crea e crea occasioni da gol. Prova pure una punizione alla Cristiano Ronaldo, forse un po’ troppo esagerato.
LAMELA 5
Suola, tacco e punta. Molte idee e a volte confuse. Alla fine è più efficace quando sposa la semplicità. Nella ripresa, dopo un a tu per tu in area, sfiora il gol del due a zero. Poi, Luis lo toglie e la sua faccia si annerisce.
OSVALDO 7
Ci mette tre minuti per ritrovare se stesso dopo i guai fisici e la squalifica. Stop di petto, si beve Rossi e di destro pesca l’angolino lontano. Poi sbaglia un gol facile facile, ma si vede che è la sua serata.
BOJAN 6,5
Il tiro che dovrebbe dare il due a zero diventa un cross per nessuno. Si riprende subito. Molto attivo, brillante, voglioso. Rischia di segnare un gran gol al volo. Una mezzoretta di buon livello. È solo sfortunato.
MARQUINHO 6
Ha un bel sinistro.
SIMPLICIO ng
Pochi minuti per entrare nel tabellino e nella storia di Roma-Genoa.
IL ROMANISTA
Stekelenburg 6,5
Torna dopo quel rosso al derby che ancora non gli va giù, con un imperativo: non prendere gol. Un’uscita su Palacio che mette sulla traversa, una bella presa su Belluschi più difficile di quanto possa sembrare per dover scendere dai suoi 197 centimetri a terra in un niente. E poi un paio di parate per dare sicurezza. Missione compiuta!
TADDEI 6
Un rinvio svirgolato che mette i brividi e per poco non regala il pari. E anche un po’ di confusione, giustificata però dalla quantità di palle giocate, recuperate, inseguite. E anche stavolta si è guadagnato la pagnotta.
KJAER 6,5
E due. Buona anche la seconda. Aveva 12 partite per dimostrare di essere da Roma. A Palermo ha dimostrato di esserci, ieri lo ha confermato andando anche meglio. Attento, concentrato, senza concedere nulla allo spettacolo ma neppure al Genoa. Per il momento basta questo. Per far vedere di valere ancora di più non c’è fretta, ne restano altre 10
HEINZE 7
Raggiunte le 25 presenze arriva il rinnovo automatico per il prossimoanno. Buon per lui e soprattutto per la Roma che avrà ancora un leader nato. Uno che prima della partita parla a lungo con Borini e Fabio lo ascolta come si fa solo con chi ha ha una credibilità totale. Uno che quando piazza l’intervento, male che va prende l’avversario, ma la palla non passa. Uno che… è Gabriel Heinze.
JOSE’ ANGEL 6,5
Nell’elenco di quelli che dovevano dimostrare qualcosa, anzi parecchio, lui c’era di sicuro. Lo sta facendo. Con una personalità e una cattiveria che aveva fatto dimenticare. A Palermo aveva giocato la sua migliore partita con la Roma. Forse non lo è più.
GAGO 6,5
Un cervello prestato al calcio. Un cervello che mette al servizio di due gambe generose. Che mulinano, che provano ad andare sempre dove serve. Che ci riescono pure fino a che di benzina ce ne è.
DE ROSSI 6,5
Sbaglia un po’ più del solito. E ti viene da pensare che sia andato così così. Poi vai a rivedere le azioni migliori e lui c’è sempre. Come quando va in tackle col piede opposto e dà la palla a Osvaldo che trova rovesciata. Come quando pesca Bojan che tira fuori di un niente con Osvaldo da solo. Se queste sono le sue partite “no”, va benissimo così.
GRECO 7
Ci mette tre minuti a regalare l’assist della vittoria. Sarà quello, sarà che sta in forma, ma si carica e per un tempo non sbaglia praticamente niente. Va a rimorchio su Lamela e per poco non trova pure il gol. Il Genoa lo vorrebbe per il prossimo anno? Se Greco è questo, la Roma se lo terrà stretto.
BORINI 6,5
A secco. Non gli capitava da più di un mese. Dal 13 febbraio, da Siena. Nelle due partite precedenti aveva fatto altri tre gol. Insomma, si è scaldato per i prossimi. Si è scaldato con un “autolancio” che facevano solo i fenomeni del Brasile dell’82. Quelli lo facevano con dei piedi da fantascienza, lui con uno scatto da effetto speciale. Si è sentito anche il boom: infranto il muro del suono.
LAMELA 6+
Riesce a stupire pure in una partita non fantascientifica. Non con le sue tipiche carezze con la suola del piede. Non con un gol che gli manca da troppo. No, c’è dell’altro: “no look” per Taddei. E un brivido lo regala anche stavolta.
OSVALDO 7,5
Dunque, riepiloghiamo. Sfoggia un paio di stop da funambolo, una rabona, una rovesciata, un’esultanza strimpellando la chitarra. E poi? Ah, un dettaglio: il gol della vittoria. Tanto forte che, nel finale, con quei calzettoni tirati un po’ giù, sembrava quasi Totti. Eresia? Forse, ma solo un po’.
BOJAN 7
Suo l’ultimo tiro, bellissimo, che esce di un niente. Sua la conclusione al volo dal limite che va fuori di un nulla dall’altra parte. Suo l’assolo tra 5 avversari che strappa gli applausi all’Olimpico. Meritatissimi.
MARQUINHO 6,5
Forse è ancora presto per dare giudizi definitivi, ma continua a fornire indizi di essere un giocatore vero. Uno di personalità, uno che entra e il suo lo dà. Uno che, tirando così, prima o poi (più prima che poi) il gol lo trova.
SIMPLICIO 6
Poco, anzi pochissimo, tempo per farsi vedere. Abbastanza per prendersi un voto positivo
LUIS ENRIQUE 7
Magari non sarà contentissimo della Roma di ieri sera. E non ha tutti i torti. Ma intanto la sua Roma per la seconda volta si prende i tre punti segnando un solo gol e subendo tutto sommato neanche poi tanto. In attesa delle ultime 10 partite, magari più appaganti, ci si può stare alla grande.
IL TEMPO
Stekelenburg 6.5
Dopo mezzora a sonnecchiare si fa trovare pronto sul tentativo di Belluschi.Alza in angolo un tiro di Veloso, poi chiede aiuto alla traversa quando Palacio lo batte.
Taddei 6
Parte a razzo e schiaccia Moretti all’indietro: per un tempo la fascia è sua. Appena cala la condizione bada soprattutto a difendere.
Kjaer 6
Quando il pallone arriva dalle sue parti avverti nell’aria un brivido spontaneo dello stadio. Lui ce la mette tutta per invertire i fluidi e, tranne piccole sbavature, sbriga bene il compito. Poteva anche arrivare il primo gol in giallorosso. Per quello c’è tempo, intanto la Roma ha ritrovato un difensore.
Heinze 7
Dirige la difesa e si sgola a forza di richiamare i compagni. Serve parecchio in una squadra con pochissima esperienza. Resta in campo nonostante un infortunio per difendere il fortino fino in fondo. Se la Roma porta a casa 3 punti lo deve in gran parte a lui.
Josè Angel 5.5
Col freno a mano tirato, si preoc- cupa più di contenere Mesto piuttosto che sfruttare lo spazio che avrebbe per attaccarlo. Vedi Lamela: un’occasione sprecata.
Gago 6
Si piazza sul centrodestra, la zona di campo dove le cose vanno me- glio anche per merito suo. Luis Enrique lo tiene in campo anche quando scende di tono per mani- festa superiorità in esperienza. Lascia pochi minuti a Simplicio.
De Rossi 5.5
Non nella serata migliore, poco reattivo, sbaglia cose non da lui. In mezzo a una prestazione così così manda comunque in porta Bojan, che spreca.
Greco 6.5
Il migliore a centrocampo, sicuramente tra le note positive della serata. Dal suo piede l’assist per il vantaggio, poi ci prova con un destro che impegna Frey. Bene anche quando c’è da difendere, il cambio forse arriva troppo presto.
Borini 6
Il gol non arriva, la solita prestazione da maratoneta sì. Impressionante la quantità di chilometri percorsi e la tigna che mette su ogni pallone.
Bojan 6.5
Dentro per Lamela, De Rossi gli serve subito su un piatto d’argento il pallone del 2-0 ma lo spreca malamente. Non si abbatte e continua a sfruttare la sua velocità che manda in tilt la difesa lentissima del Genoa. Sfiora altri due gol e stavolta si merita la promozione.
Marquinho 6.5
Prima o poi ce la farà: prova l’ennesimo sinistro ma Frey rinvia ancora la sua prima vera gioia da romanista.
Luis Enrique 6
È sempre la sua Roma. Gioca bene per mezzora, segna e spreca una quantita industriale di occasioni. Così il consueto calo della ripresa mette a rischio il risultato. È andata bene e la classifica si fa di nuovo interessante.
CORRIERE DELLO SPORT
Stekelenburg 6
Al rientro dopo la squalifica si fa trovare pronto su Belluschi e Veloso.
Taddei 6
Preferito a Rosi, alterna buone cose ad errori di misura e posizione.
Heinze 6,5
Buca un cross ma per il resto la sua partita è positiva
Kjaer 6
Torna all’Olimpico in un clima di scetticismo generale. Lo affronta bene e con personalità.
Josè Angel 6
Corre e spreca in attacco, non si distrae in copertura.
De Rossi 6,5
Anche in un momento così e così contribuisce alla vittoria. Nel secondo tempo guida i compagni.
Greco 6,5
Una bella conferma per Luis Enrique. Costruisce le basi per il goal di Osvaldo con un lancio perfetto.
Gago 6
Ha un inizio sfavillante, poi cala.
Lamela 5
Ha l’occasione che chiedeva: giocare trequartista. Ma non è la sua notte.
Osvaldo 6,5
Decide la sfida con uno splendido goal dopo 89 giorni di niente. Potrebbe fare altre tre reti ma non è altrettanto brillante
Borini 5,5
Meno efficace del solito. Si fa sentire solo come fustigatore degli avversari.
Bojan 6
Vivace e frenetico. Non gli gira bene in zona goal.
Luis Enrique 6
Torna ad inquadrare la Champions con due 1-0.
GAZZETTA DELLO SPORT
Stekelenburg 6,5
Dato per scontato che difficilmente avrà giorni tranquilli fa il suo su Belluschi, Mesto e Veloso
Taddei 6,5
Partenza allegra e poi grande attenzione in difesa
Kjaer 6,5
Regala batticuori ad ogni tocco di palla, però stavolta non sbaglia quasi nulla
Heinze 6,5
Din don: scatta il rinnovo automatico e lui festeggia con una prova solida
Josè Angel 6
Cavalca sulla fascia ma soffre in difesa
Gago 6
Lucido nel far girare palla, più difficoltà nel controllo di Biondini
De Rossi 6
Un paio di gran recuperi ma sbavature in fase di appoggio
Greco 6,5
Avvio sprint con assist e goal sfiorato, poi tanta sostanza
Marquinho 6,5
Subentra ed ha un buon impatto sul match
Lamela 5,5
Velleitario da trequartista, stavolta delude
Bojan 6
Poco concreto sotto porta, ma dà vivacità
Borini 6,5
Il Pirata non azzanna troppo, ma copre da terzino
Osvaldo 6,5
Scusate il ritardo. Segna il primo gol del 2012, ne sciupa un altro. Lo ferma solo la fatica
Luis Enrique
Non arretra mai col suo credo ma alla fine vince e dà emozioni forti
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