‘Squadra che vince non si cambia’. Mourinho probabilmente non è un tecnico scaramantico, ma in questo quasi certamente applicherà questo antico proverbio calcistico. Contro il Genoa, dopo la sosta per le nazionali e le polemiche post mercato, si torna a fare sul serio. Lo Special One non avrà a disposizione il miglior Pellegrini, ulteriore motivo per spingerlo a schierare il 3-4-2-1 visto al Castellani due settimane fa, complice anche la resa offensiva dei giallorossi con 4 reti nel giro di quindici minuti.
Davanti a Rui Patricio, tornerà titolare il trio difensivo composto da Mancini-Smalling-Ibanez, con Rick Karsdorp a destra e la conferma di Maitland-Niles a sinistra. In mediana Cristante favorito su Veretout, con Mkhitaryan e Oliveira ad ispirare il gioco offensivo. L’armeno se schierato di partenza in questo modulo, giostrerà qualche metro più avanti a sostegno di Zaniolo e Tammy Abraham, alla ricerca del 18° sigillo stagionale.
Nel Genoa, a seguito della rivoluzione tecnica operata sul mercato, Blessin potrebbe optare per un 4-2-3-1 con Sirigu tra i pali, la conferma di Sturaro-Badelj in mediana (out Rovella oltre a Criscito e Cambiaso squalificato), Piccoli favorito su Destro in attacco. Poi una serie di giovani arrivati dall’estero. Occhio ad Amiri in avanti, ex Bayer Leverkusen.
Roma 3-4-2-1 – Rui Patricio, Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Oliveira, Cristante, Maitland-Niles; Mkhitaryan, Zaniolo, Abraham
Genoa 4-2-3-1 – Sirigu, Hefti, Ostegard, Vanheusden, Vasquez; Badelj, Sturaro; Gudmundsson, Amiri, Yeboah, Piccoli