Piazza pulita. O giù di lì. Di certo una rivoluzione più o meno grande considerando il rendimento (scadente) di tanti giocatori e la necessità inevitabile di correre presto ai ripari. Insomma, se a giugno la Roma dovrà per forza di cose portare a casa un difensore centrale e provare a piazzare altrove qualche esubero, a giugno si cambierà profondamente la rosa.
(…)
Come scrive la Gazzetta dello Sport, tra chi ha deluso c’è sicuramente Aouar. Facile che a giugno si provi a piazzarlo altrove. Arrivato a parametro zero potrebbe essere comunque una plusvalenza, anche se poi guadagna molto (2,5 milioni più bonus) e bisogna trovare qualcuno che lo prenda. Più o meno lo stesso discorso valido anche per Ndicka, anche se poi l’ivoriano potrebbe restare a fare la panchina. Nella rivoluzione che andrà in scena tra gennaio e giugno il primo nome a lasciare la Roma sarà Leonardo Spinazzola. Con il contratto in scadenza c’è però anche Rui Patricio, che a giugno vedrà finire il suo rapporto triennale con la Roma. Cosa che succederà anche con Sanches e Smalling, che per motivi diversi sono diventati i casi “storici” di questo inizio di stagione.
Destinato a lasciare la Roma è anche il turco Celik, uno che non ha mai convinto, anche perché è un terzino valido per giocare a 4 e non un quinto per il 3-5-2.Anche Belotti a fine anno saluterà tutti. Tra i giocatori in prestito la delusione più grande è Kristensen, ma a lasciare Roma a giugno saranno anche Llorente e Azmoun. Due che finora qualcosa hanno dato, ma i cui riscatti costano troppo in relazione all’effettivo valore (5 milioni lo spagnolo, 12,5 l’iraniano).