La Roma ha stabilito le basi e l’impalcatura dell’affare Baldanzi, ma la trattativa non è ancora ufficialmente iniziata con l’Empoli.
In questo senso, come riferisce il Corriere dello Sport il club toscano e i Friedkin hanno ruoli chiave. Fino a ieri non sono arrivate offerte formali all’Empoli per poter dire che ci sia una trattativa con i crismi per essere definita tale. Dunque la posizione del presidente Corsi, contestualizzata allo state delle cose ieri, è netta, seria e va capita. Poi c’è il dietro le quinte: il mondo Empoli sa che a Pinto, a De Rossi, alla Roma, Baldanzi piace parecchio. E che con Nicola il ragazzo potrebbe non trovare lo spazio che si aspetta, rischiando di intaccare ancora quel valore economico che rispetto all’estate è già sceso un po’ e che tra cinque mesi potrebbe asciugarsi ancora, giocando poco.
L’Empoli ragiona su una forbice compresa tra i 13 e i 15 milioni, possono entrare due fattori a modularla verso l’alto o verso il basso: l’ingresso di baby del vivaio giallorosso(uno o due, Pagano, Joao Costa e Pisilli tra le candidature). Attenzione alla percentuale sulla rivendita, fattore che entrato in scena nelle ultime ore: potrebbe rivelarsi decisivo. La formula del pagamento? La dilazione alleggerirebbe le tasse, l’Empoli vuole monetizzare e non ascolta ragioni, il prestito con obbligo è una via. Ultimo dettaglio ma non troppo: Baldanzi è un 2003 e non deve liberare posto in lista. Ma per il conto economico vendere un pezzo è opportuno.