Corriere della Sera (L. Valdiserri) – Josè Mourinho usa il bilancino per ogni dichiarazione pubblica. Così il riferimento a una squadra a cui “manca ancora qualcosa” e a un mercato “fantastico ma frutto di una reazione” non è certo casuale. Giustamente aziendalista, Mou ha fatto riferimento ad acquisti che potranno arrivare la prossima estate, ma è il primo a sapere che il mercato è ancora aperto per dieci giorni e che le strade del cielo sono infinite. Il problema è che per comprare bisogna anche vendere. La concorrenza si è indebolita o non si è rafforzata: c’è l’occasione di tornare da subito a lottare almeno per la zona Champions. Il sogno del tecnico è avere un regista (Zakaria e Anguissa restano i nomi più caldi), un difensore centrale visti i continui infortuni di Smalling e un vice Karsdorp.
Pinto aveva trovato l’accordo per vendere Diawara al Wolverhampton, ma il centrocampista non si è convinto del downgrade. Il Sassuolo si era fatto avanti per Villar, ma anche lo spagnolo è da convincere. Il tempo passa, la soluzione Cristante-Veretout provata in Turchia, convince fino ad un certo punto. Per la difesa numericamente la Roma sembra a posto: quattro centrali e quattro esterni, aspettando Spinazzola. Smalling, però, non è più stato quello della prima stagione, anche se Mourinho ha puntato su di lui come titolare nelle amichevoli precampionato. Calafiori, riserva di Vina, ha perso un po’ di occasioni sempre per infortunio; Reynolds sembra ancora un pesce fuor d’acqua nel calcio italiano. Tasselli difficili da mettere insieme, quindi all-in sul regista.