NEWS CGR – Rosi, Taddei, Piris, Torosidis, Maicon, Rudiger, Florenzi, Bruno Peres, Karsdorp, Santon, Spinazzola (adattato), Zappacosta. La fascia destra della Roma negli ultimi nove anni è stata percorsa da tanti interpreti, alcuni adattati per esigenze tattiche o per infortuni, altri con la speranza di diventare protagonisti assoluti, ma con una costante evidente: nessun padrone assoluto.
Gli ultimi sei della lista sopra menzionata, sono attualmente, tutti tesserati della Roma: cinque terzini destri di ruolo più Spinazzola che, in questa stagione, ha spesso giostrato a destra, per lasciare a Kolarov l’inamovibilità a sinistra. Il numero dipinge la difficoltà oggettiva di rintracciare un calciatore in grado di assicurare certezze tecniche, fisiche e tattiche in un ruolo falcidiato da rotture di crociati a ripetizione. L’ultimo della lista è Davide Zappacosta: l’ex granata, in carriera, non aveva mai accusato particolari infortuni. Arrivato alla Roma in prestito secco dal Chelsea (scelta condivisa da Fonseca e Petrachi che lo lanciò a Torino), l’esterno di Sora ha fatto in tempo ad esordire contro il Genoa per una decina di minuti, poi ha subito una lesione grave al polpaccio nel riscaldamento del Derby salvo rompersi il crociato in allenamenti pochi giorni prima del completo recupero. Sei mesi di stop che hanno complicato oltremodo i piani di Fonseca, costretto ad alternare a destra i vari Florenzi (poi spedito a Valencia), Santon, Spinazzola e lo stesso Bruno Peres rientrato dallo sfortunato prestito in Brasile a gennaio.
RISCATTO SUL CAMPO E RINNOVO – Su Zappacosta, la Roma ha deciso di attendere: le caratteristiche del giocatore piacciono parecchio a Fonseca, che ama terzini strutturati fisicamente, capaci di fare tutta la fascia e di saper offendere con qualità. Se non ci fosse stato il grave infortunio, molto probabilmente, l’esterno azzurro avrebbe giocato quasi tutte le partite di questa prima parte di stagione. Ora la Roma ha intenzione di attendere: non è stata infatti ancora avviata dai dirigenti giallorossi la trattativa per il rinnovo del prestito di un anno, per due ordini di motivi: si vuole prima verificare le condizioni effettive del calciatore, che avrà parecchie chance per mettersi in mostra in questo finale post covid; si attende il momento giusto per mettersi seduti col Chelsea, considerando che Zappacosta non rientra più nei piani tecnici del club londinese. La conferma è arrivata forte e chiara dalle parole del ds Petrachi due giorni fa ai microfoni di Sky Sport: “Ci siamo presi del tempo per valutarlo in questi due mesi nei quali troverà il suo spazio. Il giocatore deve dimostrare di star bene e ha voglia di farlo”