LA REPUBBLICA – G. CARDONE/M.PINCI – Telenovela finita: nonostante tentennamenti, ripensamenti e rifiuti, la Roma ha un nuovo allenatore. Sarà Rudi Garcia a gestire il nuovo corso giallorosso: dopo la firma a New York già domani potrebbe essere nella capitale. Per tanti una nuova scommessa, non per il ds Sabatini che lo avrebbe voluto già nel 2011, prima di scegliere Luis Enrique. Certamente sarà il terzo allenatore in tre anni di Roma americana nato fuori dall’Italia, e qualcuno dovrà spiegarlo ai giocatori partiti per le ferie con la promessa di Pallotta di trovare, al rientro, «un grande allenatore italiano».
È francese di origini iberiche Rudi, nome ereditato dal ciclista Rudi Altig, una passione di papà Josè. Nel 2011 al Lille l’accoppiata scudetto-coppa francese dopo i trascorsi da preparatore e tattico al S. Etienne: Sabatini lo ha preferito a Bielsa per le sue idee calcistiche, dopo nottate davanti ai video ad analizzare le sue gare, e per i costi ridotti: biennale da 1,2 milioni all’anno e staff ridotto al minimo, preparatore atletico e vice. In Francia ha lanciato talenti come Hazard, a Roma dovrà rivitalizzare Pjanic e Destro. Chissà se anche Marquinhos, su cui è piombato con forza il Psg offrendo 20 milioni: a 35 l’affare si può chiudere. Ma ai parigini l’Italia piace davvero: con il Milan continuano a parlare di El Shaarawy, idea del dg Leonardo.
«È il giocatore che ha più richieste, e non ho mai detto che è incedibile»: la confessione di Galliani spalanca di fatto la porta a una trattativa per il “faraone”: oltre al Psg, c’è il City. Ma ai rossoneri piace Pastore, vecchia passione di Galliani: l’ingaggio da 4 milioni non sarebbe un problema, semmai la formula giusta per il trasferimento. E da Parigi qualcuno suggerisce l’idea di uno scambio con El Shaarawy. Guarda invece in Inghilterra Benitez. Il tecnico ha scelto l’erede di Cavani: vuole Torres, la pedina di scambio che il Chelsea mette sul piatto per arrivare all’uruguaiano. Aggiungesse anche 40 milioni l’accordo sarebbe chiuso. Poi, però, a Napoli dovrebbero trovare una formula per pagare gli 8 milioni d’ingaggio dello spagnolo. L’alternativa è Mario Gomez, ma la Fiorentina, per la Bild, è avanti: «Ha un accordo con il giocatore». Juve e Torino distanti su Ogbonna: accordo solo su una contropartita (Immobile, Gabbiadini o Boakye), distanza sul conguaglio, appuntamento alla prossima settimana. Si complica Higuain: l’Arsenal rilancia fino a 28 milioni. E il presidente Real Florentino Perez gela Marotta: «Se pensa di offrire 30 milioni non venga, non bastano». Botta e risposta tra Moratti e il potenziale investitore Thohir: «L’ingresso di capitali stranieri non è imminente», giura il presidente interista. «Pregate che l’affare vada in porto», la supplica dell’indonesiano che annuncia: «Il mio modello è il Real».