IL ROMANISTA (F. BOVAIO) – E’ una stagione maledetta che somiglia molto a quella 2004-05 in cui i giallorossi cambiarono ben quattro allenatori (Prandelli, Voeller, Sella, Delneri e B.Conti) chiudendola con la mozione degli affetti in panchina (B.Conti) proprio come accaduto quest’anno con Montella.
L’unica analogia che finora non si era verificata era quella delle sconfitte di seguito in casa. Fino a tre partite fa la Roma 2010-11 aveva retto bene allo stadio Olimpico, dove invece è crollata nell’ultimo mese, collezionando tre sconfitte consecutive contro Juventus, Palermo e Inter. Le prime due in campionato, la terza ieri sera in Coppa Italia. Era proprio dal 2004-05 che la Roma non incappava in una serie casalinga così nera. Anzi, in quel periodo fece anche peggio, visto che dal 5 marzo al 20 aprile (in primavera, proprio come oggi) mise insieme addirittura quattro stop di seguito all’Olimpico, dove perse 2-1 con la Juve (ancora con Delneri come allenatore), 2- 0 con il Milan nel giorno dell’esordio in panchina di B.Conti, 2-1 con la Reggina e 2-0 con il Siena. Quattro sconfitte casalinghe consecutive in gare ufficiali che rappresentano il record negativo degli ultimi tempi che ora questa Roma derelitta affidata a Montella “rischia” di eguagliare sabato contro il Chievo.
L’augurio, ovviamente, è che ciò non avvenga e che la squadra si riprenda, anche perché sfumata la Champions (pensare di riagguantare il quarto posto sembra davvero un’utopia) e probabilmente anche la Coppa Italia (ma davvero pensiamo che i nostri possano ribaltare la sconfitta di ieri a S.Siro?) bisogna pur sempre difendere la partecipazione alla prossima Europa League, che sempre una coppa continentale è. Chi insegue si fa sotto e uscire del tutto dalle coppe sarebbe davvero una iattura per questa squadra, ormai alle soglie della nuova avventura americana. Ecco, se vogliamo tornare al discorso delle analogie con il 2004-05 fatto all?inizio, possiamo aprirci alla speranza e pensare che da quella tribolata stagione nacque lo splendido ciclo vissuto con Spalletti. Lo stesso potrebbe accadere stavolta con l?arrivo, insieme agli americani, di un nuovo tecnico che sappia riaprire un ciclo importante grazie ad acquisti mirati che gli servono per rilanciare una squadra da rifondare e ormai chiaramente arrivata al capolinea del ciclo che ha vissuto nelle ultime sei stagioni. Dal 2005 ad oggi, appunto.