Le pagelle di Roma-Manchester United 3-2 a cura di Francesco Oddo Casano per la redazione di Corrieregiallorosso.com:
Mirante 5,5 – Non è quasi mai seriamente impegnato dagli avversari che sprecano calciando a lato due-tre grandi occasioni. Sulle reti subite non può nulla in occasione del raddoppio di Cavani, dimostra poca reattività sulla botta dalla distanza del Matador in occasione della prima rete. Fine corsa
Karsdorp 6,5 – Indubbiamente una delle migliori notizie della stagione giallorossa: una corsa impressionante che fa impallidire diversi suoi compagni, sempre cattivo in fase difensiva, sempre a sostegno della manovra offensiva. Locomativa ritrovata
Ibanez 5,5 – Si fa notare solo quando può sprintare in fase di recupero frontale sull’avversario, ma quando c’è da leggere l’azione avversaria sbaglia spesso movimenti decisivi come in occasione del vantaggio dello United. Per giocare a questi livelli serve un’altra preparazione tattica e mentale
Smalling 5,5 – In difficoltà sin dai primi minuti sul pressing avversario, si ferma nuovamente alla mezz’ora per l’ennesimo infortunio di una stagione maledetta
Bruno Peres 6 – Offre buoni spunti sull’out di sinistra, senza mai però riuscire a calibrare i cross giusti nel primo tempo. Nella ripresa aggiusta il tiro mettendo la Roma nelle condizioni di segnare due-tre reti.
Cristante 7 – Non sarà un fine dicitore in mezzo al campo, ma la sua leadership si percepisce, quando ha il pallone ma soprattutto quando deve dispensare indicazioni ai compagni. Realizza un gran gol di destro all’angolino
Mancini 6,5 – Gara di sostanza, giocata con la voglia di scaricare forse tutta la rabbia per l’assenza fatale all’andata causata da una squalifica. Da centrocampista prima, da difensore poi è l’unico ‘difendente’ apprezzabile per chiusure e concentrazione della retroguardia giallorossa
Pedro 7 – Nella serata forse meno importante, lo spagnolo torna a mostrare le sue qualità tecniche e la sua capacità di essere un fattore. Un assist e un gol sfiorato ed evitato da De Gea
Pellegrini 6,5 – Prova di qualità, da tutto campista, da centrocampista di livello internazionale, che ha lottato fino alla fine per la maglia. Degno capitano
Mkhitaryan 6,5 – Dopo una prima mezz’ora in sordina, ritrova spunti e progressioni di qualità. Almeno tre occasioni da gol svanite, una stoppata dal legno. Un secondo tempo incoraggiante, per un calciatore ancora in bilico con un contratto in scadenza che la Roma non dovrebbe perdere
Dzeko 6,5 – Segna nella ripresa, se ne divora forse un altro sempre di testa, combatte con i due centrali dello United non trovando sempre lo spunto giusto, quando cercato dai compagni, per ripulire palloni che sulla trequarti avrebbero dato un senso diverso alla serata
Fonseca 6 – Il cambio di modulo restituisce alla Roma qualità offensiva, forse raramente vista con questa continuità nell’ultimo periodo. Dietro però lo scenario è nuovamente disastroso: ogni azione in verticale si tramuta in un’occasione da gol per i compagni. Bravo a dare fiducia ai giovani in una serata europea dal sapore amaro, meno nella tempistica del cambio Santon-Peres, che causa la rete del 2-2 di Cavani. Pesa come un macigno la cattiva lettura della ripresa di Manchester
Sost.
Darboe 6,5 – Una favola meravigliosa che parte da lontanissimo, migliaia di km dividono Roma e il Gambia. Una fuga verso l’Italia, la resilienza in una vita difficile, lontano dalla famiglia, lo porta a questa sera, quando entra in campo contro lo United, al cospetto di mostri sacri e dopo pochi minuti esce con una veronica dal pressing di due avversari. Giocate semplici ma essenziali, il futuro è suo
Zalewski 6,5 – Un altro talento da lustrare, conservare, far sbocciare definitivamente. Segna un gol prezioso che regala la vittoria alla Roma e dimostra la qualità di due piedi straordinari.
Santon 6 – Subentra al posto di Peres mostrando le stesse difficoltà fisiche di Genova
Mayoral 6 – Pochi minuti per un giudizio concreto