IL TEMPO – A. AUSTINI – «Meglio i Cesaroni che la Champions?». La domanda ironica rivolta dai napoletani a Mazzarri è ancora senza risposta. Il tecnico continua a tenere sulle spine la Roma e rinvia la decisione alla settimana prossima.
Ma un passaggio chiave c’è stato ieri: dopo tre ore di summit nella sede della Juve, Conte ha sciolto le riserve con tanto di annuncio e stretta di mano ad Agnelli a favore di telecamere. Tra i mille pensieri di Mazzarri c’era la possibilità di una chiamata da Torino, a questo punto non gli resta che scegliere tra la Roma e la permanenza al Napoli, a meno di una mossa concreta dell’Inter nei prossimi giorni. In realtà lo hanno contattato tre club stranieri – del Malaga l’offerta più allettante – ma l’allenatore non sembra ancora entrato nell’ordine di idee di trasferirsi all’estero. Ieri i giocatori lo hanno provato a convincere a rimanere all’ombra del Vesuvio. Prima la grigliata a Castelvolturno al termine dell’allenamento, poi la cena al Vomero con tutto il Napoli presente. Compreso De Laurentiis, che si è seduto accanto a Mazzarri gustandosi la festa con la musichetta della Champions in sottofondo e il coro dei giocatori rivolto all’allenatore: «Resta con noi!». Il presidente ha voluto l’allenatore vicino anche nel taglio della torta, ma non si è risparmiato un ultimatum. «Mazzarri si decida entro quattro giorni, Chi lascia Napoli sa quello che perde ma non quello che trova». La serata è filata con apparente cordialità e non era certo quella l’occasione per il confronto decisivo sul futuro.
Dopo Roma-Napoli il presidente e il tecnico resteranno nella Capitale e tra lunedì (più probabile) e martedì si incontreranno negli uffici della Filmauro in centro. A quel punto sarà dentro o fuori. Mazzarri sembra orientato verso la seconda ipotesi, visto che non considera il Napoli in grado di soddisfare la voglia di scudetto della piazza. Neppure i 4 milioni per due anni che gli ha offerto De Laurentiis lo hanno convinto. Un altro motivo di scontro sono i diritti d’immagine che il presidente vorrebbe tenere, mentre l’allenatore chiede di gestirli liberamente anche in vista dell’uscita del suo libro in estate. L’unica proposta che potrebbe farlo vacillare è un rinnovo per un anno a cifre ancora più alte: 5 milioni di euro netti per andare ancora avanti insieme una stagione. Intanto il Napoli ha intensificato i contatti con Benitez, che ieri dopo la conquista dell’Europa League ha aperto agli azzurri. «L’Italia mi piace e il Napoli è un grande club».
La Roma non può far altro che aspettare Mazzarri. L’incontro Sabatini-Bozzo di martedì a Milano non ha portato alla fumata bianca: c’è intesa su un triennale, ma balla ancora una differenza economica, anche se non sono solo i soldi a far tentennare il livornese. Per questo i giallorossi hanno ricominciato a guardarsi attorno: dopo la chiacchierata con Allegri, negli ultimi giorni c’è stato un sondaggio per Guidolin che ha deciso di restare all’Udinese ma non ha chiuso del tutto la porta a Sabatini. «Si dice che lo abbiano cercato Roma e Napoli – spiega il presidente Pozzo – ma Guidolin è un uomo di parola e rimarrà da noi». La vera alternativa a Mazzarri è Allegri che vive una situazione tesa e confusa al Milan: ieri ha litigato con Robinho e lo ha cacciato dal l’allenamento. Il toscano pretende il rinnovo per restare e ne parlerà con Galliani la settimana prossima.
La Roma intanto sta per liberarsi di un peso niente male sul bilancio: il Pescara ha chiamato Trigoria per riprendersi Zeman, ancora sotto contratto per un anno con i giallorossi. Se il boemo accetterà di tornare all’Adriatico (non è convinto ma oggi cenerà con i dirigenti pescaresi), la Roma gli garantirà una buonuscita e in cambio il Pescara riscatterà la seconda metà di Caprari. Una convenienza reciproca.