Josè Mourinho ha parlato prima di Roma-Milan ai microfoni di DAZN:
Uno scontro diretto, se n’è parlato tantissimo in questa stagione. Quanto è importante questo scontro diretto considerando i risultati delle altre?
Non lo so.
Può essere decisiva?
Non lo so. Penso sempre che ogni partita sia decisiva e che ogni punto sia importante.
Giocherà per la quarta volta con gli stessi 11. Crede che alla lunga la squadra possa pagare?
Ci sono delle squadre che non hanno problemi a cambiare giocatori, a fare cambi. Noi siamo una squadra con un profilo diverso.
Su Ibrahimovic. Come si ferma?
Non è solo lui, ovviamente è un giocatore incredibile. È una squadra, è il Milan. Non possiamo concentrarci su un solo giocatore. Ovviamente più lontano dall’area è più difficile per lui.
MALDINI a DAZN
Su Ibrahimovic…
Tutti abbiamo parlato di quanto sia stato importante Zlatan e di quanto lo sia tutt’ora, non solo in campo. Ha la tendenza di venire a giocare da regista avanzato.
Su Pioli…
È probabilmente l’uomo chiave della nostra rinascita sportiva. Credo sia evidente per tutti.
Mourinho ieri in conferenza ha sottolineato la sua importanza…
Mi fa piacere. Ci siamo sentiti anche quando mi sono allontanato dal calcio. Lui è un fenomeno, non solo mediatico. Quello che ha fatto resterà nella storia del calcio.
Adesso tutti i giocatori stanno rendendo al massimo. All’interno delle scelte che avete ce n’è una che vi convinceva meno?
Erano tutte scelte rischiose non avendo la possibilità di fare un mercato da Milan di Berlusconi. Abbiamo dovuto cercare giocatori che avevano mostrano talento ma non l’avevano sviluppato, come Theo Hernandez e Brahim Diaz.
Sulla mentalità…
È stata importantissima. Credo sia stata fondamentale. Tutto passa dalla volontà di trasmettere il desiderio di tornare ai livelli di una volta.
Sul campionato…
Sappiamo che il Napoli è forte, come la Roma. Sappiamo che serve continuità, poi un pareggio o una sconfitta arriveranno.