LEGGO (F. BALZANI) – Dalle porte aperte al dubbio se giocarla oppure no. La sfida tra Siviglia e Roma di domani alle 19, valida per l’andata degli ottavi di finale di Europa League, ha vissuto un’altra giornata di incertezza quando il governo spagnolo ha deciso di cancellare tutti i voli da e per l’Italia a causa dell’epidemia da Coronavirus. Nell’emendamento si legge infatti che “la misura restrittiva si applica a tutti i voli diretti realizzati dalla Repubblica Italiana al Regno di Spagna, ad eccezioni di voli di Stato, scali con fini non commerciali (quindi senza sbarco o imbarco di passeggeri), voli merci, voli con fini umanitari, voli sanitari o voli di emergenza”. Niente deroga, quindi, per i voli charter normalmente usati dalla squadre di calcio.
La Roma ha subito chiesto chiarimenti all’Uefa che si è mossa con il governo spagnolo per ottenere il permesso speciale con le seguenti richieste: volo charter poche ore prima della gara e una spedizione ridotta al minimo tra squadra, staff e (pochissimi) dipendenti. Le trattative sono andate avanti tutta la giornata e in serata il governo spagnolo è sembrato essersi mostrato disponibile a un’apertura, ma l’ufficialità ancora non c’è e il tempo ormai stringe.
Fonseca, in un’intervista all’agenzia Efe, sarebbe d’accordo con lo stop: «Che senso ha fermare il campionato e giocare le partite europee? C’è una cosa che è più importante del calcio ed è la salute delle persone. Penso che in questi giorni verranno prese decisioni molto importanti e non dovrebbero essere prese solo dai rispettivi campionati, ma dovrebbero essere prese in collaborazione con la Uefa. Non possiamo fermarci nel campionato italiano e poi giocare un Valencia-Atalanta, per esempio. Il coinvolgimento della Uefa sarà molto importante per tutti i campionati».
Difficile non condividere. Fonseca, però, ora deve concentrarsi sulla sfida all’ex Monchi in cui (tra le fila della Roma) ci saranno tre spagnoli: Pau Lopez (ex Betis), Villar e Perez. «Pau è un gran portiere, per chi ama giocare come me, con l’azione che parte dal basso. Villar è forte e coraggioso e tra qualche anno sarà una sorpresa. Perez si sta adattando bene. Il Siviglia? Li rispettiamo, ma giocheremo senza paura. Ammiro molto Lopetegui, mio successore al Porto, e domani ci saranno due squadre che amano dominare il gioco». Infine un applauso ai tifosi romanisti che hanno rinunciato al rimborso dei biglietti di Siviglia donando il ricavato allo Spallanzani e aprendo una campagna di raccolta dal nome United We Stand.