FOCUS CGR – Una lista A e una lista B. La Roma ha deciso di cambiare strategia in vista della nuova stagione, per accelerare il processo di abbattimento dei costi del club, in termini di ingaggi e possibilmente – in caso di addii a titolo definitivo – anche di ammortamenti. Anche nell’ultima annata il bilancio giallorosso è stato fortemente condizionato da costi ingenti per calciatori di fatto inutilizzati o inutilizzabili.
Josè Mourinho, di concerto con la società, ha deciso di convocare come noto solo 27 calciatori: tra questi 8 primavera e qualche calciatore che potrebbe partire (Perez e Diawara su tutti). In attesa del rientro di Cristante (domenica sera la finale contro l’Inghilterra), da capire ancora la posizione di Florenzi, che molto probabilmente sarà ceduto.
Sono invece 18 i calciatori esclusi dalle convocazioni: alcuni non sono stati neanche convocati a Roma per i test atletici, altri come Pedro hanno scoperto qualche giorno fa che non rientrano nei piani di Mourinho. Tra questi anche Fazio, Santon e Pastore per i quali si parla di buonuscita, oltre a Olsen, Nzonzi e Justin Kluivert che lo Special One ha deciso di lasciare andare. Nel gruppo una serie di giovani di rientro dai prestiti (Riccardi, Celar e Bouah) ma anche gli ex Primavera come Tall e Podgoreanu che la società cederà a titolo definitivo.
Considerando solo i calciatori di maggior peso, se la Roma dovesse riuscire a cederli tutti a titolo definitivo, otterrebbe un risparmio di circa 40 milioni di euro lordi alla voce ingaggi e contestualmente ridurrebbe la quota ammortamenti di circa 27 milioni.
Finora Pinto è riuscito a cedere Cengiz Under, Antonucci e Pau Lopez per un risparmio complessivo in termini di ingaggi pari a 18 milioni se si sommano anche gli addii a costo zero di Jesus, Mirante e Bruno Peres.