GAZZETTA DELLO SPORT – A. PUGLIESE – Lo scorso anno c’era Zeman ed i gol piovevano soprattutto dagli attaccanti, distribuiti tra Osvaldo, Lamela e Totti. Quest’anno Rudi Garcia ha cercato (e trovato) più equilibrio e la Roma sembra una squadra più compatta, ma anche differente rispetto al suo recente passato. Come differente è la sua pelle e il suo modo di arrivare al gol: non più esclusivamente con gli attaccanti, anzi, spesso e volentieri arrivando dalle retrovie, con centrocampisti e difensori. La Roma di Garcia, da questo punto di vista, sembra poter essere camaleontica, un po’ come la Juventus di Conte dello scorso anno dove, mancando un vero bomber di razza, le reti piovevano soprattutto dagli inserimenti di Vidal, Marchisio, Bonucci, Pogba e Lichtsteiner.
Gol dalle retrovie – Nelle prime due partite di campionato la Roma è andata a segno con tre centrocampisti (Pjanic, De Rossi e Florenzi), un difensore (Maicon, anche se il brasiliano in realtà ha propiziato l’autorete di Cacciatore) e Ljajic, unico attaccante a finire sul tabellino dei marcatori. Ma anche prima, durante il precampionato, la musica è stata più o meno la stessa, con sole 4 reti su 13 arrivate dagli attaccanti (Osvaldo su rigore contro il Bursaspor, Borriello a Toronto, Tallo con l’All Star Game della Major League e Lamela nella sfida con il Chelsea). Per il resto, ad andare a segno sono stati appunto i centrocampisti (2 volte Pjanic, Strootman e Florenzi, un gol per Bradley) ed i difensori (Balzaretti e Burdisso). Un dato che se all’inizio sembrava poter essere casuale, dopo 6 amichevoli (senza tenere in considerazione quella iniziale con i boscaioli) e due partite di campionato può essere preso ragionevolmente come attendibile. E che parla di 13 gol complessivi su 18 (oltre il 72%) segnati da difensori e centrocampisti.
Cosa cambia – Ma perché nella Roma non segnano gli attaccanti? Il gioco di Garcia, in fase di possesso palla, si basa molto anche sui movimenti del falso nove e quando lì ci gioca Francesco Totti (che quest’anno ha segnato solo ai boscaioli, è ancora a caccia della prima gioia stagionale) è più facile che si creino spazi per gli inserimenti da dietro. Inoltre la Roma manca attualmente dell’attaccante da 1520 gol e non è un caso che contro Livorno e Verona si siano provate soluzioni diverse: il tiro da fuori, l’unodue con il rimorchio da dietro o lo scarico dalla fascia per gli inserimenti dalle retrovie. Tutte soluzioni che aumentano la gamma di opportunità per andare a segno. In attesa, poi, che Destro, Borriello o chi per loro (da gennaio, eventualmente) garantiscano anche quel cospicuo bottino di reti che si chiede ad un centravanti.