Chi l’avrebbe mai detto alla vigilia. Parlare, al termine della sfida al Real, di un’occasione persa, sarebbe stata presa come un’uscita di imprudente spavalderia o, al più, un sano ottimismo da tifoso passionale. Eppure è così che è andata, perchè mai sconfitta fu più immeritata, uno 0-2 che non dice nulla, anzi mente, su quanto invece si sia visto in campo. Una Roma tatticamente ineccepibile chiude tutte le vie ai blancos, cercando in più occasioni di ripartire per male. Punita da due giocate singole, una di un fuoriclasse come Ronaldo e da una sbandata difensiva, proprio quello che le è mancato per portare a casa il meritato risultato. Complice anche un arbitraggio che, per esser generosi, definiamo scarso e non in malafede, benchè gli errori più macroscopici siano arrivati solo a senso unico, come testimoniano ben due rigori negati alla Roma. Simbolo del centesimo mancante per fare la lira è Mohamed Salah.
L’egiziano è sempre protagonista nella manovra offensiva, completando il 76.5% dei passaggi tentati, cercando ma non trovando l’ultimo spunto che avrebbe significato il gol giallorosso. Vince 5 duelli contro una marcatura speciale, con Ramos che dopo pochi minuti capisce che deve seguire ogni passo dell’ala. Recupera anche 5 palloni, con Spalletti che lo incita a ripiegare in recupero per coprire al meglio tutta la fascia. Certamente dovrà crescere in quelle piccole grandi cose che lo faranno diventare quel calciatore devastante che la Roma si aspetta di avere in casa, convinta che col tecnico toscano si riuscirà a tirare fuori il meglio dall’acquisto così tanto voluto in estate.
Voto: 6.5