Le pagelle di Roma-Sassuolo 2-1 a cura della redazione di corrieregiallorosso.com
Rui Patricio 7,5 – Primo tempo di assoluta tranquillità, poi nella ripresa è costretto ad indossare i guantoni da lavoro e picconare diversi palloni che con altri interpreti al suo posto sarebbero finiti in rete. Due o tre interventi ai limiti del miracoloso, decisivi per consentire ai giallorossi di sperare e acciuffare la vittoria nel finale
Karsdorp 6 – Prestazione sufficiente per l’olandese che ha un avversario decisamente insidioso da affrontare, a tratti illegale visti gli scatti sul breve sfoderati da Boga. In fase offensiva offre diversi palloni insidiosi, uno su tutti che Abraham non riesce a girare in rete
Mancini 5,5 – Soffre tanto la velocità di Raspadori nel primo tempo, fatica a porre rimedio all’eccessivo sbilanciamento della squadra nella ripresa quando in alcuni frangenti gli attaccanti del Sassuolo sembrano entrare da tutte le parti come l’acqua in una imbarcazione forata sul fondo
Ibanez 5,5 – Prima prestazione non pienamente convincente per il brasiliano che ci mette tanta lucidità, tanta cattiveria ma anche qualche difficoltà nel tenere a bada gli attaccanti avversari. Sul gol viene sorpreso sotto le gambe dal suggerimento di Berardi per la rete del pari di Djuricic
Vina 6,5 – Merita un voto pienamente sufficiente per il cuore messo in campo nonostante sia sbarcato a Roma solo 24 ore fa. Ha giocato una partita di grande forza fisica e vigoria soprattutto nei primi 55 minuti, calando poi alla distanza come era normale che fosse
Cristante 7 – Non solo equilibratore ma anche goleador. Bryan ritrova la via della rete dopo un anno quasi di assenza sui tabellini. Conclude uno schema sopraffino studiato in allenamento e mostra grande lucidità in mezzo al campo nonostante i continui ribaltamenti di fronte.
Veretout 5,5 – Affaticato e giù di tono rispetto alla versione scintillante del Jordan trascinatore delle prime sfide stagionali. Ricaricare le batterie
Zaniolo 5,5 – C’è ma non riesce ad azzeccare la giocata giusta negli ultimi 20 metri. Si sbatte sull’out di destra ingaggiando con Rogerio un duello quasi da far west. Esce stremato
Pellegrini 7 – Multitasking, onnipresente, a partire dall’assist del vantaggio per proseguire con una serie di giocate sontuose che segnano la differenza tra il normale e l’illuminato. Tre serpentine clamorose che si spengono sul fondo. Capitano con la C maiuscola anche quando arretra in mediana per tentare di pescare il corridoio giusto.
Mkhitaryan 5 – Serata no per l’armento, rientrato evidentemente non al meglio dal giro di partite con la Nazionale
Abraham 6,5 – L’atteggiamento è quello del cavallo di razza che non puoi contenere e che non puoi imbrigliare, mai. Se ti scappa, ti fa secco. Ci va vicino nel primo tempo, si ferma nuovamente sul palo, ma poi va a recuperare all’88’ una palla sotto la Monte Mario strappandolo a Boga ripartito in contropiede. Animale raro, da coltivare
Mourinho 7 – E’ una serata special, come il numero delle sue panchine, come lo schema su calcio piazzato che porta in vantaggio la Roma, ma anche come i rischi corsi dalla panchina al momento della girandola di cambi che sull’1-1 che disegnano una Roma con il 4-2-4, spregiudicata ma speranzosa di strappare altri 3 punti. Lo spirito finale è nella corsa fanciullesca sotto la Sud, con tutta la squadra, con tutto lo staff. La Roma è unita e in questa compattezza vuole costruire i suoi successi
Sost.
El Shaarawy 7,5 – Aspettava forse da un anno questo momento. Il suo ritorno a Roma era coinciso con un bel gol in Europa League e poco, veramente poco altro. Tanti problemi fisici e tante difficoltà. Mourinho non lo considera un titolare, ma sta cercando di rispolverarlo. Secondo dopo secondo, allenamento dopo allenamento. La perla a giro nel finale, scaraventa in rete e poi sotto la Sud tutta la frustrazione per questi 2 anni di non calcio. Ora il Faraone è veramente tornato.
Shomurodov 6.5
Perez 6
Reynolds sv