La Roma deve provarci. La Champions è lì a tre punti, distante appena una partita. Si procede a step, senza scossoni. Quelli magari arrivano a partita in corso. Come a Milano. Una gara praticamente persa, recuperata per i capelli tra l’87 e il 93. Non è la prima volta e con Mourinho in panchina non sarà nemmeno l’ultima. Perché se un fatto si ripete, continuare a parlare di casualità non si va lontano.
Sono 31 i punti in classifica (+3 rispetto alla passata stagione), come quelli della Lazio e dell’Atalanta, tre in meno dell’Inter che dopo aver superato il Napoli, ha nuovamente frenato la marcia a Monza. Ma gli umori sono completamente diversi.
Come scrive il Messaggero, la Roma deve migliorare la propria proposta di gioco e ritrovare qualche singolo (Zaniolo su tutti). Mou è il primo a saperlo. Lo schieramento iper-offensivo a San Siro era volto a sfruttare le lacune difensive del Milan, manifestatesi nel momento in cui è stato messo sotto pressione. Il problema è che per quasi 80 minuti, la squadra ha pensato soltanto ad una fase, quella difensiva, senza mai accennare a ripartire. Adesso tocca a Pinto. La grande chance di essere protagonisti nella corsa Champions non va sprecata.