Lina Souloukou prova a stoppare ogni indiscrezione sul futuro, per confermare il rinnovato impegno della famiglia Friedkin all’interno del club: “Vorrei ribadire con la massima chiarezza un concetto, affinché non vi siano speculazioni: la nostra proprietà non ha alcuna intenzione di vendere”. La Ceo della Roma ha parlato davanti a una nutrita platea, quella dello European Globe Soccer Award, e ha scientemente evitato il girotondo dialettico per arrivare al punto: “Grazie agli investimenti e all’impegno a lungo termine della famiglia Friedkin, la Roma punta a occupare una posizione sempre più rilevante nell’elite del calcio europeo e italiano”.
(…) Poi però è entrata nei dettagli del programma: “I Friedkin vogliono trasmettere la sensazione di essere i custodi di un club storico. Per questo vogliono sentire sempre la gente coinvolta. Sanno cosa la squadra rappresenti per la tifoseria e per la città. È qualcosa di unico che può essere rispettato attraverso un approccio sostenibile”.
Come scrive il Corriere dello Sport, da questo punto di vista, la Roma dei Friedkin ha sposato in toto la politica dell’Uefa. “Quando si è trattato di dire no alla Superlega – aggiunge Souloukou – la nostra è stata l’unica proprietà americana a opporsi con fermezza. Il sistema delle franchigie degli sport statunitense non sarebbe rispettoso della cultura calcistica europea, che è basata sulla meritocrazia”. Il fair play finanziario resta un caposaldo al quale i club devono (o dovrebbero) rifarsi: “Solo attraverso un preciso quadro normativo, con certe limitazioni, è possibile costruire un business plan”.