PINZOLO – VIDEO SERVIZIO a cura di Francesco Oddo Casano
Dopo l’ultimo allenamento di questa mattina a Pinzolo, la Roma di Spalletti ha giocato e vinto il secondo test amichevole stagionale contro i russi del Terek Grozny per 3-2
Partenza più agevole per il club ceceno che tra quindici giorni inizierà la stagione ufficiale: la squadra di Rakimov è apparsa sul piano atletico più avanti rispetto ai giallorossi, che dopo quindici minuti di preventivabile sofferenza, hanno alzato i ritmi e non hanno mai disdegnato i contrasti, anzi.
Diversi gli scontri duri, con protagonisti Manolas e Strootman, che ha giocato trequarti di gara mettendo minuti utili nelle gambe in vista del preliminare di Champions.
Dopo una serie di combinazioni pericolose sull’asse Salah-Dzeko, è Perotti a sbloccare il match a pochi minuti dal termine del primo tempo, con un bel destro al volo che trafigge il portiere avversario
Nella ripresa primi cambi per Spalletti che fa ruotare tutti gli effettivi che ha a disposizione – al netto delle assenze di Vainqueur, Alisson e Gerson oltre a quelle dell’ultimo secondo di Zukanovic e Paredes, per due leggeri problemi fisici accusati in mattinata
Il Terek Grozny pareggia con Grozav – complice un errore in disimpegno di Emerson Palmieri, schierato eccezionalmente come mezz’ala sinistra, ma dopo un minuto Dzeko riporta avanti la Roma: giocata sublime di Francesco Totti che lancia di prima in profondità il bosniaco freddissimo a realizzare con il mancino.
Quinto gol in due amichevoli per l’ex City, che conferma così la crescita mostrata nei primi giorni di ritiro.
Il rumeno Grozav a dieci minuti dal termine pareggia nuovamente, su punizione dal limite dell’area, dopo che la Roma aveva sprecato prima con Iturbe poi soprattutto con Ponce la palla del 3-1
Il gol vittoria arriva lo stesso e a realizzarlo è il baby Riccardo Marchizza, sugli sviluppi di un palo colpito da Ponce di testa
La Roma vince 3-2 e Spalletti torna nella Capitale con nel bagaglio buone sensazioni sul lavoro svolto in questa prima settimana di ritiro, non solo sul piano della crescita di alcuni singoli – tra questi Strootman assente da più di 2 anni dai campi di gioco – ma anche relativamente all’intensità mostrata da tutto il gruppo, compresi i giovani, in ogni istante d’allenamento.