FOCUS CGR – La parola d’ordine è “Calma e gesso”. Dopo il primo test contro il Psg che aveva lasciato a Di Francesco poche indicazioni e l’idea forte di dover accelerare il percorso d’addestramento tattico, la Roma ieri ha battuto il Tottenham per 3-2 dando la sensazione, per larghi tratti del match, di una crescita generalizzata.
RICERCA DEL GIOCO E PROFONDITA’ DI ROSA – Contro gli Spurs il mister pescarese ha scelto 6/11 diversi rispetto alla gara inaugurale contro il Psg, con l’intento di aumentare in maniera quasi scientifica il minutaggio dell’intera rosa a disposizione. Una settimana in più di allenamenti e focus tattici sulle varie fasi di gioco hanno prodotto dei risultati interessanti (considerando che si è giocata la quarta amichevole di 26 luglio): soprattutto nella prima frazione la squadra ha ricercato con meticolosità e applicazione la compattezza in fase di non possesso. Linee strette tra i reparti in 25-30 metri, con rare possibilità per gli Spurs di imbucare il pallone in profondità. Molto buona anche la fase di costruzione del gioco dal basso con De Rossi vertice alto del triangolo composto insieme a Fazio e Jesus, ricerca costante del palleggio e grande personalità in più di un’occasione nella uscita palla sugli esterni. Kolarov a sinistra e soprattutto Peres a destra (in virtù di una miglior condizione fisica rispetto al serbo) hanno costantemente innescato e accompagnato le azioni offensive con diverse soluzioni nello sbocco del pallone: gli inserimenti di Nainggolan, le sponde di Dzeko, la profondità ricercata da Defrel (spesso e volentieri in appoggio più centrale al bosniaco). E’ evidente che i 7 acquisti realizzati finora da Monchi abbiano allungato decisamente in termini numerici e qualitativi la rosa giallorossa, considerando inoltre che ieri contro il Tottenham mancavano all’appello per i rispettivi infortuni giocatori del calibro di Florenzi, Karsdorp, Emerson ed El Shaarawy.
I NUOVI OK, ALCUNI BIG ANCORA IN RITARDO FISIOLOGICO – Tra gli aspetti positivi certamente va registrata la capacità dei nuovi di inserirsi da subito nel contesto tattico giallorosso. Ottima prova di Kolarov sull’out mancino, dopo i primi minuti necessari di ambientamento e di comprensione dei movimenti dei nuovi compagni; Defrel già in buone condizioni atletiche, ha offerto un contributo positivo in fase offensiva e in fase di pressing nella ricerca immediata della riconquista del pallone; Cengiz Under ha esordito con gol, ma al di là della rete ha mostrato già qualità molto interessanti, soprattutto sul piano della ricerca continua della giocata, sintomo di una spiccata personalità. Si può considerare paradossalmente un nuovo calciatore anche Gerson: il brasiliano dopo un anno trascorso quasi da spettatore interessato, sembra stia piano piano acquisendo maggior consapevolezza del ruolo. Di Francesco, che ha espresso parole d’elogio per il giovane ex Fluminense, dimostra di voler inquadrare come mezzala Gerson, che comincia a dare interessanti risposte. Giocate semplici, massimo due-tre tocchi, appoggi costanti e sovrapposizioni sull’out di destra, sfruttando i movimenti di Peres.
Al di là delle sbavature finali di Castan e Skorupski, la difesa va ancora registrata: buono il secondo tempo di Moreno, un po’ distratto e insofferente Manolas (che ha anche subito due duri colpi dagli avversari). Apparsi un pò imballati ancora Strootman, Dzeko e Pellegrini, dotati ovviamente di una struttura fisica imponente, che richiederà altri giorni di preparazione per raggiungere la brillantezza necessaria.