IL TEMPO – A. AUSTINI – Tre punti, l’Europa più vicina a prescindere dalla Coppa Italia, un centravanti rigenerato e un allenatore che rivendica i suoi meriti. La Roma torna da Firenze col morale a mille ma, paradossalmente, con qualche certezza in meno.
Se prima la cessione di Osvaldo sembrava una naturale conseguenza e la ricerca di un nuovo allenatore una necessità, ora almeno uno dei due piani può cambiare. Più probabile che sia il primo, inevitabilmente legato al secondo, però. Quale allenatore non vorrebbe un centravanti da 16 gol in rosa? Da Mazzarri ad Allegri fino all’Andreazzoli del presente, difficile pensare che chiedano la sua cessione. Il gol di Firenze ha segnato anche una sorta di armistizio con i tifosi, ma a bocce ferme ci sarà da discutere. Osvaldo resta parecchio ferito dal trattamento ricevuto negli ultimi mesi e medita ancora la fuga. Gli piacerebbe restare in Italia, il suo agente ha parlato con il Napoli mentre la Fiorentina non può garantirgli l’ingaggio di adesso. Per guadagnare di più dovrebbe andare all’estero: gli estimatori in Inghilterra e Russia non gli mancano. Sarà la Roma, grazie ai tre anni restanti del contratto, a fare eventualmente il prezzo. Serve un’offerta da almeno 15 milioni e non è detto che basti vista la rinascita del bomber sul campo.
Intanto Sabatini pensa a come rimpiazzare Osvaldo in caso di una sua partenza. L’uomo dei sogni, si sa, è Jovetic che si trova però al centro di un’asta ed è quasi irraggiungibile. Raccontano di una nuova chiacchierata del ds giallorosso sul montenegrino sabato a Firenze, ma c’è da fare i conti con Juventus, Napoli e soprattutto Arsenal e Manchester City. Che la Roma parli di Jovetic è comunque un segnale sulla voglia di piazzare un colpo nella prossima estate. Rispetto agli ultimi anni, la strategia potrebbe cambiare: acquisti più mirati e meno numerosi. Di questo e tanto altro Sabatini ha parlato anche con i potenziali allenatori del prossimo anno. Ad Allegri la Roma piace già tanto così com’è, vedrebbe bene l’innesto del suo pupillo Nainggolan e di un paio di difensori. Uno è bloccato da tempo: Wallace in arrivo dal Fluminense, via Chelsea.
Ma non si può ancora dare per sicuro il divorzio tra il livornese e il Milan, figuriamoci la firma con la Roma (comunque possibilissima). Negli ultimi tempi Sabatini sembra preferire Mazzarri. Il ds ha capito che la squadra ha bisogno di un «burbero», capace di tenerla sempre sulle spine. E nonostante avesse sempre scartato la sua candidatura, ora sta pensando con insistenza proprio al tecnico del Napoli. Mazzarri è balzato in pole e in settimana si capirà se è davvero pronto a salutare De Laurentiis. L’ipotesi Pioli sembra sfumata, a prescindere dalla batosta rimediata ieri dal Bologna con la Lazio. All’Olimpico, ma solo per un aggiornamento personale, c’era Pasquale Sensibile, dirigente in odore di Roma per rafforzare l’area tecnica di Trigoria.
Il vero «terzo incomodo» è Andreazzoli. Zitto zitto, viaggia con una media di due punti a partita e questo maggio decisivo, derby di coppa incluso, può regalargli la conferma. Difficile ma non impossibile.