Trucchi e conigli non bastano più. Mourinho s’inventa con i texani un colpo di genio napoleonico o si passa ad altro. Domani, o forse già oggi. La soluzione? Solo una. Daniele De Rossi. Solo lui può ribaltare la storia Mourinho, la sua ambigua grandezza, tenendo accesa la fiamma. Nato per essere un grande allenatore, ancora prima che un grande calciatore, De Rossi (lo suggerisco da quando ancora non aveva smesso di giocare, un tantino prematuro come lui stesso mi rimproverò). La Spal non lo ha bruciato. Anzi. Quelli come lui diventano più forti nei passaggi a vuoto.
Come scrive Giancarlo Dotto sulla Gazzetta dello Sport, la sua storia lo dimostra. È scritto: sarà il più grande allenatore della storia romanista. È scritto, ma non è detto che accadrà. Essere all’altezza del proprio destino non è facile. Ci vogliono una psiche d’acciaio e anche un po’ di sana megalomania (qualità per la quale a Mou spetta una cattedra ad Harvard). Daniele dovrebbe solo fare i conti con la sua grande emotività e il suo troppo amore. Può farcela. È un ragazzo intelligente e ha un grande cuore. (…)