Sabatini, Criscitiello non va per il sottile: “Ottimo talent scout, ma pessimo...

Sabatini, Criscitiello non va per il sottile: “Ottimo talent scout, ma pessimo ds”

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Forse i suoi modi non saranno i migliori al mondo, ma dopo tanti anni di Sportitalia abbiamo imparato a conoscerlo: anche se brutale, Criscitiello a volte dice la verità. Oggi è toccato a Sabatini finire nel suo mirino, in un editoriale scritto per Tmw.com che di fatto invita a riflettere sul percorso dell’ormai direttore sportivo giallorosso.

“Prima di giudicare il calcio – esordisce Criscitiello  andrebbe giudicata la coerenza di Walter Sabatini, in arte ‘Walter il magnifico’. Prima dell’esonero di Garcia disse che in caso di allontanamento dell’allenatore francese, sarebbe andato via con lui. Garcia fu esonerato e Sabatini restò comodamente alla sua scrivania. Aggiunse, tempo prima, che non sarebbe mai andato via da Roma senza trofei. E’ andato via, giovedì scorso, e la bacheca di Trigoria è più vuota di un frigorifero di uno studente fuori corso.

E ancora: “La Capitale lo fa diventare presuntuoso e arrogante, perde l’umiltà che lo aveva portato fino a Roma e crede di essere diventato imbattibile, a tal punto da provare a diventare, nel calcio, il nuovo Moggi.

Tanti gli errori, dall’ingaggio tardivo di Spalletti alla mancata gestione del Pupone. “Sabatini è rimasto inghiottito dal ritorno di Spalletti, dall’esasperazione degli americani e dallo stesso caso Totti che gli è ben presto sfuggito di mano con una pessima campagna di comunicazione. Walter è così: un ottimo talent scout ma un pessimo direttore sportivo. Ha avuto l’occasione della vita: vincere a Roma. L’ha cannata clamorosamente.

Il paragone con gli altri dirigenti di Serie A è impietoso. Galliani andrà via dal Milan da sconfitto perché negli ultimi anni non ne ha indovinata mezza, ma come fai a criticare un dirigente che ha vinto pure il torneo dei pulcini sotto casa mia? Puoi fargli le pulci e infatti gliele facciamo ma Galliani ha riempito la bacheca di Via Turati a tal punto da dover trovare una sede più grande per poter ospitare le coppe. La famiglia Sensi, a Roma, pregava giorno e notte che da lassù il grande Franco non vedesse lo strazio di questa Roma.

La chiosa di Criscitiello non lascia spazio a ripensamenti. “Se ne va da Roma con una società con l’impalcatura a vista e le gru ancora all’opera. (…) Morale: in 5 anni Sabatini, a Roma, non ha vinto nulla e l’unico vero vincitore è il suo conto corrente. E’ arrivato benestante, va via da magnate.

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