CORRIERE DELLO SPORT (P. TORRI) – Una radio al giorno toglie il medico di torno. Concedeteci la battuta, ma dopo la conferenza stampa di presentazione a Trigoria, il nuovo direttore sportivo giallorosso, Walter Sabatini, che in questi giorni passa da un incontro all’altro con una resistenza di cui bisogna dargliene atto, ieri è intervenuto ai microfoni di Radio Radio, facendo il punto su un mercato della Roma che praticamente ancora deve dirci tutto, al di là delle centinaia di notizie, confidenze, chiacchiere, verità e bugie che già sono trapelate a proposito degli obiettivi della nuova Roma. Non è che, come suo costume, Sabatini si sia esposto più di tanto. Intanto ha ribadito che Pastore è un giocatore che gli piace, del resto come potrebbe essere altrimenti, anche se ha messo un paletto molto chiaro: «Se per Pastore vogliono cinquanta milioni, allora dico no grazie » . Facile credergli, anche se, sempre ieri, ci sono da registrare le parole di Marcelo Simonian, procuratore dell’argentino ( e pure di Alvarez, grande amico di Sabatini) che non ha nascosto come per il suo assitito « la destinazione Roma sarebbe gradita, Roma è una meta straordinaria, la città, la squadra, tutto è molto attraente » . Sabatini, nel caso, dovrà attendere che il prezzo del giocatore scenda (trenta-trentacinque), quando magari quei soldi li avrà se si saranno concretizzate le cessioni di Vucinic e uno tra Borriello e Menez.
ATTUALITA’ – Meglio allora tornare all’attualità e alle parole di Sabatini: « Non posso dire quale sia il giocatore più vicino alla Roma. Ce ne son alcuni vicini e altri lontani. Ora, poi, stiamo discutendo anche di situazioni proposte da Luis Enrique. Prenderemo un portiere. Acquisteremo giocatori forti e competitivi, capaci di cambiare le dinamiche interne. Pizarro ha fatto benissimo con la Roma, ma con lui ci devo ancora parlare. Menez è un talento, ma dobbiamo capirlo un pochino. Può darsi che prenderemo due attaccanti con caratteristiche diverse. In questa Roma non ho visto una voglia di diaspora, c’è qualche turbamento in Vucinic ma non è detto che non cambi idea. Tutti vogliono il montenegrino, anche se finora nessuno ha provato a chiedercelo. Le cose dette dall’entourage di DiBenedetto e da Fiorentino possono essere entrambe vere, cioè giovani e campioni, campioni peraltro che nella Roma già ci sono. DiBenedetto mi ha detto di fare calcio, non mi ha detto non spendiamo più di tanto. Ho risposto che con le caratteristiche del mercato attuale se anche una società decidesse di spendere un determinato tot di soldi, se si puntasse su un giocatore importante quei soldi finirebbero subito » . Così parlò Sabatini.