Nello spogliatoio c’era il silenzio. Un silenzio assordante, più dei festeggiamenti provenienti dallo spogliatoio del Genoa. Luis Enrique entra e parla per dieci minuti alla squadra, scuro in volto. Poi viene raggiunto da Sabatini, che si prende l’onere di raccontare ai cronisti l’atmosfera dello spogliatoio nel post gara: “I giocatori erano arrabbiati, ma hanno fatto il loro lavoro fino in fondo. Non so se questo risultatopossa influire sul morale, speriamo che capiti anche a noi di vincere all’ultimo minuto”. Luis Enrique ha spiegato ai giocatori che va bene, la strada è quella giusta, nonostante la sconfitta e i giocatori sembrano aver recepito. Il più sconvolto sembrava José Angel, ripreso sia dai compagni che dall’allenatore a più ripetizioni in campo; l’asturiano probabilmente parlerà con lui a Trigoria, ma non solo con lui, perché bisognerà capire con tutta la squadra come ottenere i risultati. Sabatini ieri ha detto alla stampa: “Il risultato è ingiusto? Non faccio queste riflessioni, posso solo dire che la squadra mi è piaciuta molto di più qui a Marassi, un campo difficilissimo, che contro il Palermo. Dobbiamo trarre giovamento da queste prestazioni e migliorare in tutto, difendendoci per tutto il campo e magari tirando anche di più in porta. Però ripeto, la squadra si è espressa ad alti livelli”. Il dirigente ha poi continuato: “Se continuiamo così, di partite se ne vinceranno molte. Potevamo accontentarci del pareggio ma la squadra ha cercato di vincere perché noi a questo allenatore chiedevamo un’inversione di tendenza. Sono contento di come ci siamo espressi”. Sabatini ha chiuso elogiando Borini: “È un ottimo interprete della politica che stiamo adottando”.