CORRIERE DELLO SPORT – INFOPRESS – Nessuno è profeta in patria? A giudicare dall’accoglienza riservata ieri sera a Walter Sabatini, non si direbbe. Almeno 150 tifosi hanno infatti acclamato il direttore sportivo della Roma, ospite della cena organizzata dal club “Umbriagiallorossa”, svoltasi presso il ristorante “Le Cerquelle” di Marsciano. Proprio nella cittadina umbra Sabatini è nato, cresciuto e ha anche iniziato la sua carriera calcistica con la Nestor, la squadra locale. […]
MEMORIA – Scavando nei cassetti della memoria, poi, Sabatini ha ricordato il suo ‘esordio: «Avrò avuto 9-10 anni, stavo giocando sotto casa. Arrivano dei ragazzini in bicicletta, mi scrutano, parlottano tra di loro e poi dicono: ‘Questo lo possiamo acquistare’. Allora, a Marsciano, impazzava il torneo dei rioni. Chissà dove sarei ora, se non mi fossi trovato con quel pallone in quel momento. […]» .
DICHIARAZIONE – Sabatini non ha voluto, ufficialmente, rilasciare alcuna dichiarazione sulla squadra, memore forse anche delle recenti polemiche pre-derby ( «Roma è solo dei romanisti» ndr), ma si è comunque generosamente concesso alle domande dei commensali: «Il nostro è un gruppo di ragazzi in gamba e professionisti seri – ha affermato – c’è una gran coesione e la squadra ha avuto la forza di tirarsi su immediatamente dopo il derby. L’obiettivo che ho in mente è consolidarci e continuare a costruire la nostra identità. Nella testa dei tifosi la Roma esiste, destinata a breve a qualcosa di importante, e la gente è molto più lungimirante di chi il calcio lo racconta» .