Walter Sabatini, ex direttore sportivo della Roma che ha appena iniziato la sua avventura con la Sampdoria, ha parlato ai microfoni di Sky Sport:
Che colpo ha fatto l’Inter con Nainggolan? Perché non lo hai preso tu?
Lo scorso anno non era prendibile. E’ un colpo eccezionale dell’Inter. Sono certo che l’unico allenatore che può gestirlo nella giusta maniera sia Spalletti. Lui sa il linguaggio che deve usare con lui e come tenerlo in vita. Nainggolan è tra i primi tre centrocampisti in Europa, sono preoccupato perché Inter, Roma e Juventus stanno lavorando bene, costruendo grandi squadre.
Vuoi competere per lo scudetto con la Sampdoria?
Dobbiamo forgiare un’idea forte, altrimenti dobbiamo cambiare mestiere. E’ una necessità, il calcio deve stimolare antagonismo costante, dobbiamo fare bene.
Che cosa ti colpì di Pastore?
L’armonia dei movimenti e la corsa palla al piede. Divora campo con una facilità importante, individua linee oscure di passaggio, che altri non vedono. Giocava nell’Uracan e vinceva le partite da solo.
Che effetto ti fa vederlo con la maglia della Roma e dopo non averlo portato all’Inter?
A gennaio è stato un tentativo velleitario, poi si è complicata strada facendo. Lo vedo con orgoglio nella Roma, è una tempesta emotiva pensarlo lì, sono felice di vederlo lì ed in Italia. Gliel’ho detto tante volte che non mi piace il suo percorso al Psg. Dopo il primo anno si è seduto ed ha accettato di perdere duelli con calciatori acquistati, ha accettato di prendere un ruolo di secondo piano.
Dove lo vedi meglio?
Lo considero un playmaker a tutto campo, a lui piace girovagare e portare superiorità numerica anche in difesa. Può fare tranquillamente la mezzala, forse gli manca la veemenza nella rincorsa, ma è forte. Quando uno è forte ed ha un allenatore forte, come Di Francesco, non ci sono problemi.