L’Empoli non si era mai salvato per tre volte consecutive in Serie A. Ci riesce all’ultimo tuffo, minuto 93 della giornata conclusiva. […] Niang, troppo libero in area romanista, ha scatenato la valanga gioiosa.
L’Empoli avanti già dopo 13′ è un grandissimo segnale di speranza, anche perché la Roma sembra tenera, basti vedere come Angelino lanci Gyasi per l’assist del vantaggio. Ma poi gli azzurri hanno paura di tutto, di chiudere la gara o di doverla difendere.
Quando inizia il recupero della prima parte, i padroni di casa fanno entrare in area la coppia Angelino-Aouar e il pareggio è fatto.
La Roma, senza Lukaku squalificato come Paredes, sistema Abraham (altra serata no) in avanti; dietro a lui il movimento è continuo, con Dybala a tutto campo e Celik, laterale destro, molto spesso altissimo. L’Empoli deve solo vincere per salvarsi direttamente e l’1-1 trasforma il secondo tempo in una baraonda.
Non ci sono più equilibri: palo di Zalewski, traversa di Marin e altra chance divorata da Cancellieri. La Roma però non affonda più e Niang nel recupero trova il gol che vale una stagione. La Roma sapeva già di chiudere da sesta, ha raggiunto l’obiettivo minimo di cassa (partecipazione ad almeno una coppa) e quello medio d’orgoglio (finire davanti alla Lazio). Lo scrive la Gazzetta dello Sport.