IL TEMPO (A. AUSTINI) – Il primo vero passo dentro la Roma. Dopo mesi di studio, trattative, raccolta di informazioni e un closing molto più rapido del previsto i Friedkin entrano in modo operativo nei piani giallorossi. Previsto per oggi l’incontro a Londra tra Ryan e il Ceo Guido Fienga.
In realtà il viaggio del dirigente pleni-potenziario era già programmato per una serie di meeting con esponenti del mondo bancario\finanziario, allo scopo di preparare Opa e aumento di capitale, le prossime due mosse che completeranno l’entrata dei Friedkin nel club. Con l’occasione, trovandosi il figlio del neo-presidente a Londra da un paio di settimane, è stato organizzato un appuntamento per iniziare a stilare insieme un programma di risanamento e rilancio.
Sistemare i conti rimane la priorità della Roma, che al 30 giugno ha chiuso il bilancio con una perdita record superiore ai 150 milioni di euro, si trova con un aumento di capitale diviso tra vecchia e nuova proprietà e, a questo punto, da modificare e nel frattempo ha dovuto stanziare a budget – prima dell’arrivo di Friedkin – 120 milioni di plusvalenze da ottenere sul mercato entro la sessione di settembre-ottobre. I numeri al momento non sono stati rivisti ma chiariamo:la società non dovrà per forza raggiungere quella cifra mostruosa con le cessioni dei calciatori e i texani potrebbero decidere di immettere una quota di capitale più alta del previsto, anche se per i paletti dell’Uefa diventa un problema. Non a caso i Friedkin hanno stanziato 85 milioni da versare entro dicembre nel club, che sono 22 in più rispetto ai 63 milioni mancanti per completare l’aumento di capitale deliberato da Pallotta.
Una volta chiusa la campagna acquisti e cessioni si rifaranno i conti e si pianificheranno i prossimi step. A prescindere dalle strategie future, la certezza del momento è chiara: va sfoltita una rosa troppo numerosa e costosa, cercando al tempo stesso gli acquisti da consegnare a Fonseca. Il tecnico non si è ancora sentito con Friedkin, che conta di parlarci non appena sarà possibile. L’allenatore per ora deve accontentarsi dell’appoggio di Fienga e condividere con lui le scelte di mercato.
Under, Kluivert, Diawara, Perotti, Fazio, Juan Jesus, Pastore, Schick, Florenzi, Karsdorp, Olsen e chi più ne ha più ne metta: i calciatori in lista d’uscita dalla Roma sono una valanga. Non Zaniolo e Pellegrini, i gioielli già blindati. Il più vicino alla cessione sembra Juan Jesus, in direzione Cagliari. Su Under c’è il Napoli, su Schick il Bayer Leverkusen, il Fenerbahce sta valutando Perotti, Florenzi piace in Premier mentre Olsen e Karsdorp cercano l’offerta giusta. Si riflette anche su Pau Lopez e intanto si valuta Esteban Andrada, portiere del Boca e della nazionale argentina offerto anche all’Udinese. L’ideale per la Roma sarebbe riuscire a realizzare qualche scambio, con plusvalenza inclusa. Molto interessante in questo senso la possibile trama con l’Arsenal, che potrebbe portare l’ex Samp Torreira in giallorosso e l’africano a Londra. Affare complesso ma ancora in piedi. Si tratta intanto con il Manchester United per il ritorno di Smalling. «Chiediamo trofei, campioni e rispetto delle tradizioni! Dan ridacci lo stemma» è lo striscione esposto dagli ultrà rivolto al nuovo presidente. Per accontentarli, probabilmente, ci vorrà un po’ di tempo.