Ricevuti gli atti della Procura di Napoli, il procuratore federale Palazzi dovrà decidere sui deferimenti ai tesserati del club di Aurelio De Laurentiis. Matteo Gianello rischia per il tentativo di illecito; Paolo Cannavaro e Gianluca Grava, avvicinati dall’ex compagno alla vigilia di Sampdoria – Napoli, per omessa denuncia e il club per responsabilità oggettiva, ovvero per i comportamenti dei suoi giocatori, pur essendo totalmente estraneo alla vicenda. Un deferimento non equivale a una condanna: l’eventuale sanzione della Commissione disciplinare al processo a carico di tesserati e di club di serie A (che si terrà dopo gli Europei) sarebbe lievissima, ammesso che vi fosse. C’è, però, un problema sul fronte internazionale perché l’iscrizione del Napoli all’Europa League 2012-2013, in caso di deferimento da parte di Palazzi, sarebbe a rischio. L’avvocato Mattia Grassani, a cui verrà probabilmente affidata la difesa del Napoli, ha sottolineato che vi sono margini di discrezionalità da parte dell’Uefa sull’iscrizione alle coppe di squadre rinviate a giudizio in Italia. L’articolo 50 dello statuto dell’Uefa, al punto 3, recita, infatti: “L’ammissione alla competizione di un membro o di un club, direttamente o indirettamente coinvolto in attività tesa a organizzare o influenzare il risultato di un incontro a livello nazionale o livello internazionale, può essere respinta con effetto immediato, fatte salve eventuali misure disciplinari”. Il presidente Platini ha dato ampia discrezionalità alla commissione di emergenza, chiamata a decidere su tali questioni, anche per casi che potrebbero apparire non particolarmente gravi. C’è un precedente: i turchi del Fenerbahce quest’anno sono stati esclusi dalle coppe per un caso di scommesse. Tuttavia, due settimane fa il club è stato assolto dalla federazione di Istanbul, ma il danno tecnico ed economico dovuto alla mancata partecipazione all’Europa era ormai già subito.
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