LEGGO (F. BALZANI) – Serviva un colpo di testa inteso come sblocco mentale. Ne sono arrivati due: il primo nell’ultimo turno di campionato contro la Samp e il secondo due sere fa in nazionale contro la Slovacchia con un pallonetto alla Totti che ha fatto il giro d’Europa. Così Patrik Schick ha fatto risplendere su un viso spesso troppo spento un bel sorriso. È presto per dire se il ceco è uscito dalla lunga crisi che lo ha colpito sin dal suo sbarco a Roma, ma i segnali positivi ci sono e Di Francesco potrebbe sfruttare l’onda buona già ad Udine sabato prossimo. «Sto fisicamente bene – dice l’attaccante – e so che per crescere ancora devo sfruttare le occasioni che mi capitano. Ho avuto poche possibilità di far gol, ma sono abituato nella Roma. Quando è così, devo comunque riuscire a segnare. In ogni caso questa rete può aiutarmi tanto». Può rappresentare appunto quel episodio che il 5 ottobre scorso Sandro Corapi, il più importante Personal Mental Coach italiano, ci aveva descritto come possibile punto di svolta nella carriera di Schick. Ora l’acquisto più costoso della gestione americana (42 milioni tra prestito e riscatto) avrà il duro compito di competere con Dzeko per ritagliarsi quello spazio che difficilmente ha avuto per (molti) demeriti suoi, infortuni o scelte dell’allenatore. «Non ci sono situazioni facili, anche se lo sembrano. Il mestiere dell’attaccante prevede i gol e io li devo fare». Vista l’apatia da campionato del bosniaco (che in Champions invece si trasforma) è molto probabile che Patrik parta da titolare contro l’Udinese per poi lasciare il posto di nuovo a Edin contro il Real Madrid. Difficile che i due possano giocare insieme visto Di Francesco è ricorso alla strana coppia solo una volta in questa stagione e non è andata affatto bene: sconfitta per 2-1 contro il Milan. Ad aiutare Schick in questa scalata c’è il preparatore trainer Michal Bretenar. «Mi ha conosciuto tramite un amico in comune ha rivelato Bretenar a iSport.cz Prima di tutto abbiamo lavorato sulla respirazione sotto pressione, uno dei grandi limiti di Patrik. Lui in 3 settimane non ha mostrato alcun problema. Adesso sta a lui far vedere quanto è forte».
GIOVANI DA BLINDARE – Monchi deve pensare a blindare pure i tanti campioncini della Primavera. Il primo della lista è Alessio Riccardi che dopo un anno giocato sotto età sta stupendo tutti pure in Under 19 e Under 20. Monchi ha contatto l’agente Minieri per un rinnovo utile ad allontanare le mire della Premier. In attesa pure bomber Celar (1 gol ogni 39′) e il terzino Bouah.