Immediata richiesta dei nuovi atti a Milano da parte del procuratore Figc Giuseppe Chiné, ma al momento i 12 calciatori di Serie A indagati nell’inchiesta lombarda – per fatti che risalgono al 2021-2023 – non rischiano nulla dal punto di vista sportivo.
O meglio, Fagioli e Tonali hanno già pagato la loro squalifica (7 e 10 mesi di stop) a ottobre 2023 perché avevano puntato sul calcio, mentre le posizioni di Zaniolo e Florenzi erano già state accantonate perché i due ex romanisti avevano scommesso solo su poker online ed altri eventi sportivi.
Come riferisce il Messaggero, solo se emergessero scommesse sul “pallone”, dunque, arriverebbero una valanga di sanzioni e un nuovo terremoto per il calcio italiano.