CORRIERE DELLO SPORT – Rosella Sensi ha già lasciato con la testa la Roma. Da un mese la banca ha affidato la gestione della società a Gian Paolo Montali, da allora ha ritirato le sue cose a Trigoria e non è neppure andata allo stadio in occasione dell’ultimo derby. Ormai è questione di giorni per la conclusione della cessione alla cordata americana capeggiata da Thomas DiBenedetto, lei è stata già messa in preallarme da Unicredit per la firma dei contratti definitivi.
COMMIATO – In una intervista esclusiva rilasciata al settimanale “ A”, oggi in edicola, il presidente uscente della Roma ha parlato del momento particolare che sta vivendo: « Dico ai tifosi della Roma di continuare a sostenere la squadra, di avere la stessa passione di sempre, anzi, ancora di più ». Sono passati poco più di due anni e mezzo da quando ha preso il posto del padre, si è tolta qualche soddisfazione e sta vivendo con un pizzico di amarezza questa ultimi giorni da presidente: « Di derby non ne ho visti tanti. Ma non sono mancata a quello di ritorno dello scorso anno. La Roma era in corsa per lo scudetto e aveva bisogno del sostegno di ogni tifoso, quindi anche del presidente. In realtà è una forma di scaramanzia, l’unica che ho conservato nel ruolo di massimo dirigente, peraltro con successo, visto che ha portato alla serie record di 5 derby vinti » .
IL RUOLO – Una donna a comando di un gruppo di uomini, non capita tutti i giorni: « Sicuramente non sono mai entrata negli spogliatoi senza bussare… (sorride). Generalmente ho avuto un rappprto buono, soprattutto con alcuni di loro sono cresciuta » . E quando si è trattato di strigliare la squadra non si è tirata indietro: « Ci sono dirigenti e allenatori preposti a questo, ma quando è stato necessario sono intervenuta direttamente. E mi hanno ascoltato, alcuni più di altri » .
TRAGUARDI – In questi 18 anni la sua famiglia ha investito molto sulla Roma: « Premesso che a volte si può sbagliare, sono convinta che abbiamo fatto tanto e anche molto bene. I successi che abbiamo ottenuto non sono stati banali. Soprattutto chi vive a Roma sa quanto sia difficile raggiungere quegli obiettivi in una città tanto passionale. Uno scudetto a Roma ne vale mille da un’altra parte » .
FUTURO – In qualche modo lei e la sua famiglia potrebbero fare qualcosa per la città in altro modo: « Non so sinceramente come e non voglio fare progetti a lunga scadenza. Mi piacerebbe, ma adesso mi consola pensare che l’impegno di mio padre verso la Roma e la sua città sono andati con successo in questa direzione. Voleva una grande squadra, ha regalato ai romani una società con un crescente numero di tifosi anche fuori dai suoi confini. La Roma è in tutta Italia e nel mondo e il suo valore tv è crescente. Manca solo lo stadio e sarà tra le top ten del calcio internazionale » .
L’AMBIENTE – Rosella Sensi ha parlato poi della possibilità di fare il sindaco: « Non è facile fare il sindaco di questa città ma permettetemi la presunzione di dire che è più difficile fare il presidente della Roma a Roma ». E infine di come sta vivendo queste settimane in attesa di uscire di scena: « Spero che arrivi qualcuno che possa continuare quello che abbiamo fatto noi per tanti anni. Con la stessa passione ». E ai tifosi rivolge l’ultimo pensiero: « Dico loro di aiutare la nuova proprietà e di sostenere la squadra. All’ultimo derby ho visto la tribuna Tevere semivuota. E’ vero che pioveva, c’era vento, il traffico della zona dell’Olimpico era inibito alle auto e le restrizioni sull’accesso hanno inciso, ma non basta per spiegare. Il calcio deve meditare sui suoi problemi e sui ritardi » .