Pasquale Sensibile, direttore sportivo del Novara, accostato alla Roma come capo degli osservatori, è intervenuto a Rete Sport
Complimenti per il lavoro fatto al Novara. Quali sono stati i segreti di questa risalita?
“Odio la falsa modestia, ma segreti non ci sono stati. Abbiamo avuto la fortuna di imbatterci in una società di livello assoluto, che ha a disposizione un centro sportivo, Novarello, che è un centro importante. Da anni eravamo in C1 e poi due anni fa hanno dato un’accelerata al loro progetto per risalire e mi hanno chiamato. Ho scelto un tecnico capace, abbiamo inanellato una serie di risultati importanti. Sono da quasi due anni al Novara e non ho mai avuto un problema grazie ai giocatori”
Ha usato dei termini molto attuali per la Roma. Mentalità, programmazione e rinnovamento. Si parla molto di lei alla Roma
“Nel calcio i risultati ti fanno diventare molto più bravo o molto più scarso. Il mio nome è diventato spendibile e io mi trovo in difficoltà. Il mio nome è stato associato al Palermo, avendo lavorato con Sabatini dopo le sue dimissioni. Adesso da qualche settimana vengo accostato a Roma e Sampdoria. Per quanto riguarda la Roma, sarei bugiardo se negassi un rapporto personale con Sabatini che va al di là del calcio. E’ una persona straordinaria con cui mi sento tutti i giorni più volte al giorno, a prescindere da dove si lavori. Ma non ho ricevuto offerte della Roma, anche perché devono definire un organigramma. Non devo dimenticare che ho ancora tre anni di contratto con il Novara e ho dei doveri morali con il presidente che mi ha scelto. Per la gente di Novara sarebbe un qualcosa di magico continuare questa cavalcata. Mi fanno molto piacere gli attestati di stima della Roma, ma non c’è nulla. Sono in una posizione di attesa”
Lei gradirebbe il ruolo di capo osservatore o ambirebbe a qualcosa di più importante?
“Da fuori vengo percepito come molto bravo. Sono due anni che vinciamo le partite e pensano che io sia bravo. Invece io sono in una fase che devo provare ancora a diventare bravo. Il percorso logico prescinde dalle cariche e dai ruoli. Credo che per diventare bravi bisogna avere una qualità organizzativa e dei rapporti sopra le righe. Sabatini per me è importantissimo, se ci saranno i presupposti per lavorare accanto al direttore, darei il massimo della mia disponibilità. Se dovesse essere altrove come direttore sportivo, mi confronterei sempre con Sabatini, il mio punto di riferimento”
Lei parla molto con Sabatini. Può confermare che lui è già impegnato sul discorso Roma?
“Sabatini è un uomo serio e quando prende un impegno lo porta a termine e lo mantiene. E’ un uomo di calcio e in questo momento sta lavorando tantissimo in una posizione di attesa per rispetto di chi sta lavorando oggi nella Roma. Non ha mai varcato il limite dell’inopportunità. Alla Roma è un momento di transizione delicato. Sabatini starà lavorando nella maniera giusta per gli impegni presi, ma sta aspettando anche che sia tutto formalizzato”
Un progetto con la Roma potrebbe essere valida al di là della vicinanza con Sabatini?
“La mia testa è in questi ultimi 25 giorni di stagione con il Novara, lo scenario però si delineerà. Devo finire un lavoro e quando le voci diventeranno un qualcosa di più concreto vedremo il da farsi. La Roma o qu’lcos’altro”