CORRIERE DELLO SPORT (A.MAGLIE) – La Roma si sblocca e affonda il Parma. Sulla stagione giallorossa e su Luis Enrique quel gol di Osvaldo al 5′ della ripresa potrebbe avere effetti de cisamente benefici. Per un quarto d’ora dopo quella rete si è intravista la Roma che promette il tecnico spagnolo: velo ce nel possesso palla, capace di partire immediatamente in pressing sul porta tore avversario una volta persa la sfera per impedire la giocata tranquilla e il contropiede. Sprazzi, per ora, ma per i tifosi della Roma giunti qui fiduciosi (il Parma non riesce a battere la squadra giallorossa da sei anni) hanno il valore della luce che si intravede alla fine del tunnel: la prima vittoria stagionale e la possibilità che qualcosa sia cambiato. Totti è stato il leader, il trascinatore. Da regista. Certo, avanzato ma sempre piuttosto lontano dalla porta. Ciò non to glie che sia andato comunque un paio di volte vicinissimo al gol. Il Parma ha difettato dal punto di vista del furore agonistico. Si è esaltato nelle giocate di Giovinco (l’unico che ci ha provato sino alla fine) ma è stato tradito da Biabiany (che peraltro aveva lavorato molto bene in fase difensiva) che ha sprecato una clamorosa occasione per il pareggio al 26′. Troppo compassati gli emiliani, po co veloci (Giovinco e Biabiany a parte).
PAURA –Doveva essere per forza di cose una sfida carica di preoccupazioni fradue squadre che, a livelli differenti, stanno incontrando qualche difficoltà a decollare. Franco Colomba ha evidente mente sistemato il suo Parma in funzio ne della Roma, con l’intenzione di sfrut tare le lacune stagionali della squadra giallorossa. Non a caso il tecnico emilia no ha sistemato a metà campo, a destra, Biabiany e su quella fascia c’è stato for se uno dei duelli più interessanti visto che sulla velocità Josè Angel non è da meno del collega del Parma. Rispetto alla deludente partita col Siena, la Ro ma è apparsa più attenta alla fase di fensiva anche perché uno come Giovin co negli spazi molto ampi offre sempre il meglio di sé. Insomma i ragazzi di Luis Enrique hanno concesso qualche ripartenza in meno ciò non ha impedito nel primo tempo a Giovinco di conclu dere almeno un paio di volte pericolosa mente, a Lucarelli di prodursi in una conclusione di testa spentasi di poco a lato, soprattutto ha obbligato Kjaer a un paio di interventi sull’uomo disperati e avventati, il primo punito con il «gial lo », il secondo con una ramanzina che ha indotto Luis Enrique a sostituire al l’inizio della ripresa il danese per evita re di concludere la partita in inferiori tà numerica.
Gran possesso di palla della Roma an che ieri sera ma in taluni casi i giallo rossi hanno forzato i tempi cercando più velocemente la profondità. Insom ma, il copione a volte è stato violato co me in occasione del tiro improvviso di Totti, deviato da Mirante sul palo. Pro gressisi sono visti dal punto di vista della velocità del giro- palla e davanti gli attaccanti hanno fatto un po’ di mo vimento in più. Anche il pressing alto è partito più celermente. Certo quando ri parte l’azione fra i tre difensori e il re sto della squadra si crea una frattura di una decina di metri e non è certo posi tivo.
SVOLTA –Qualcosa, però, nella Roma sembra essersi sbloccato. E lo si è capi to quando al 5′ della ripresa Borini ha lavorato bene un pallone sulla sinistra, lo ha ceduto a Rosi che ha trovato al centro dell’area la testa di Osvaldo, li berissimo di saltare e di depositare la sfera alle spalle di un lento e disattento Mirante. A quel punto i ragazzi di Luis Enrique hanno cominciato a giocare co me «sistema comanda»: palla che gira va a un tocco, attaccanti che davanti fa cevano movimento, esterni che partiva no sulle fasce e soprattutto Totti che « spiegava » calcio con tocchi deliziosi ma anche dando fondo a tutta la generosità a sua disposizione pressando e rin correndo gli avversari. Poi, nel finale, la Roma ha pensato solo a difendersi con tro un Parma che ha premuto ma non con il necessario ordine e non con la ne cessaria «cattiveria». La prima vittoria giallorossa acuisce inevitabilmente le preoccupazione che nei giorni scorsi erano affiorate nella squadra emiliana: è evidente che per Colomba saranno giorni di grande riflessione.