IL TEMPO (F. M. MAGLIARO) -Scade alla mezzanotte di oggi il termine ultimo per la consegna, in Regione Lazio, dei pareri unici delle diverse Amministrazioni pubbliche – Stato, Regione stessa, Città Metropolitana e Campidoglio – coinvolte nella Conferenza dei Servizi decisoria che sta esaminando la seconda versione del progetto di costruzione dello Stadio della Roma a Tor di Valle. A ieri sera, non risultava ancora pervenuto in Regione nessun parere. Negli ultimi giorni, secondo quanto trapela dai vari uffici coinvolti, si stanno chiudendo le ultime carte e rileggendo le bozze: Anas e l’Ente regionale Roma Natura – che ha in gestione la Tenuta dei Massimi, area verde protetta sul lato Magliana del Tevere – avrebbero inviato i loro pareri relativi alla procedura di Valutazione di Impatto ambientale che, però, non conterrebbero significativi elementi negativi. Proprio Roma Natura, in occasione della prima stesura del progetto Stadio, aveva espresso un parere contrario poiché un paio di piloni del Ponte di Traiano ricadevano in una fascia di rispetto vicina alle aree naturali protette: fu uno degli elementi di maggior criticità che determinarono, insieme alla mancanza della variante urbanistica da parte del Comune di Roma, la bocciatura della «versione Marino» del progetto a aprile scorso. Questa volta, invece, sembrerebbe – condizionale d’obbligo – che questo parere sia, insieme a quello di Anas, sostanzialmente positivo: sarebbe un ulteriore passo avanti verso l’ok allo Stadio.
Va ricordato, infatti, che le procedure di Valutazione di Impatto ambientale (Via) sono svincolate dalla Conferenza dei Servizi e che, qualora la Via fosse negativa essa comporterebbe, di fatto, l’automatica bocciatura del progetto indipendentemente da qualunque altra ragione. Per quanto riguarda la Conferenza dei Servizi non è da escludersi, secondo quanto trapela dagli uffici regionali, che i pareri non vengano neanche consegnati oggi ma che giunga una lettera in cui le Amministrazioni si riservano di produrre il parere durante la seduta della Conferenza, convocata per il prossimo venerdì. Una procedura che si era già verificata in occasione dell’ultima seduta della precedente Conferenza (quella sulla versione Marino) in cui lo Stato produsse direttamente durante la riunione il proprio parere. Sempre gli spifferi dei vari uffici pubblici fanno trapelare un cauto ottimismo. Dal Campidoglio ci si aspetta ovviamente un parere positivo.
Sarà difficile credere che i tecnici comunali, dopo aver contribuito a scrivere la delibera Raggi sul pubblico interesse, finiscano per bocciare il progetto figlio di quella delibera. Anche perché praticamente tutti i dirigenti capitolini stanno partecipando al grande gioco dell’oca dell’«interpello», vale a dire della candidatura ad occupare altri posti nell’ormai prossima rotazione delle poltrone. I curricula dei vari direttori e dirigenti apicali sono nelle mani del sindaco Virginia Raggi e dei suoi assessori: in palio non ci sono solo i posti per diventare il nuovo direttore dei Dipartimenti Urbanistica, Lavori Pubblici, Ambiente, Commercio, Sport e Mobilità – tre quarti dei ruoli più importanti del Campidoglio – ma anche quelli per i vicedirettori generali con la responsabilità delle macro aree, fra le quali quella «monstre» che accorperà Urbanistica, Mobilità, Ambiente e Lavori pubblici. Quindi, a meno di sorprese clamorose, appare difficilissimo pensare a un «no» dei dirigenti comunali al progetto che sarebbe un «no» alla delibera Raggi.