«Ci siamo difesi come una famiglia e abbiamo fatto questa piccola impre-sa». Queste le prime parole di Pellegrini al termine della gara tra Roma e Bayer Leverkusen, che ha visto i giallorossi qualificarsi per la seconda finale europea consecutiva dopo il successo in Conference League contro il Feyenoord lo scorso anno.
«La Roma deve migliorare in molte cose – ha poi continuato il numero 7 – ma il sacrificio e la forte identità del gruppo non ce le leva nessuno. Sapevamo che il Bayer Leverkusen fosse una squadra forte». Il capitano, uno tra i migliori in campo nella gara di ieri, ha poi analizzato la sua prestazione, da vero leader: «Ouando c’è da assumersi delle responsabilità cerco di essere sempre in prima linea perché i compagni fanno affidamento su di me. Ci sono stati dei momenti in cui loro avevano tanto possesso palla e qualcuno doveva prendersi la responsabilità di far salire la squadra e prendere fallo. Io non mi tiro mai indietro, perché gioco per questo ed è il mio modo di sacrificarmi».
Come scrive il Tempo, merito di questa qualificazione in finale di Europa League è anche di José Mourinho. Lo Special One è stato elogiato proprio da Pellegrini: «Dopo aver saputo che sarebbe arrivato lui sulla panchina della Roma tutti ci aspettavamo questo salto di qualità, lui è l’artefice di questa forte identità. Lui è diverso in tutto, ti sa far percepire l’importanza della partita e anche come la prepara. Tutti sapevano cosa fare in tutte e due le fasi. Per quanto riguarda in Europa soprattutto si vede ciò che il mister ci ha dato. Probabilmente ci mancava sempre un pezzettino per arrivare li, ma lui ci ha aiutato e ci ha dato un bel pezzo invece di un pezzettino».