Nel programma “Slideshow” di Roma TV è stato ospite Odoacre Chierico, ex giocatore giallorosso. Questo uno stralcio dell’intervista:
Una sua foto
“Ero in partenza per Milano, avevo 16 anni”
Una foto al Colosseo
“Un periodo meraviglioso. Tornarci dopo può essere un’agonia, ma io ho avuto la fortuna di poter fare questo ritorno. È casa mia, una gioia infinita”
La presentazione con la Roma
“Era il mio primo anno. All’epoca la squadra era come una famiglia, eravamo 18, ora sono 30 e anche più. Assomigliava più a un campetto sotto casa che a una squadra”
Il gol al Cesena
“Pochi conoscono la mia storia. A 16 anni giocavo con la Roma, ma l’epoca era diversa; allora faccio due allenamenti con i giallorossi e per il resto giocavo con i miei amici di vicino casa. Quando andai all’Inter la Roma mi rivoleva, ma ormai l’accordo era già stato preso. Quel gol però mi ha dato una gioia incredibile, quello che tutti sognano”
Chierico con Falcao
“Un grande giocatore e un grande uomo. Ha avuto solo un rimpianto qui a Roma, ma con lui c’era grande feeling, come del resto con tutta la squadra. Eravamo sempre insieme e affrontavamo le partite con grande serenità”
Il gol alla Juve
“La mia rete più importante. Segnai a Zoff e passammo in vantaggio, poi alla fine abbiamo perso ma vinto quello scudetto”
Il gol di Pruzzo a Genova
“Una vittoria bellissima. Centravanti come lui ce ne sono pochi, sapeva prima degli altri dove andava la palla e quel giorno fu indimenticabile”
La festa scudetto
“Una sensazione meravigliosa, specialmente per un Romano cresciuto alla Garbatella come me. Una gioia immensa condividere quei momenti con i miei compagni. Amo troppo questa società e questa città, sono emozioni indimenticabili”
La finale di Coppa dei Campioni
“Ci preparammo tanto a quella gara, ma non ci arrivammo benissimo. Maldera era squalificato e fu una grande perdita, perché allora le rose erano ristrette. Peccato, si potevano vincere scudetto e Coppa dei Campioni insieme, abbiamo accarezzato un sogno”
Foto di Agostino Di Bartolomei
“La perdita di un compagno è indelebile, poi in quel modo tragico. A noi sembrava una scelta di vita, poi quando non ti frequenti più non puoi capire a fondo le questioni. Magari si poteva intervenire, ma lui non esternava mai i suoi pensieri”
Foto di Giannini
“Quando io ero in prima squadra, lui si affacciava alla grande realtà e si vedeva subito la sua classe. Un grande amico, questa foto ne è l’emblema”
Pallotta
“Spero sia il futuro, e che faccia lo stadio”
Foto della Curva Sud
“Prima non c’erano tv e la gente veniva allo stadio. Il suo calore è diverso da tutti gli altri”