IL TEMPO (F. BIAFORA) – Niente inquietudini o stati di apprensione, tutto procede regolarmente nella trattativa che segnerà la fine della gestione Pallotta alla Roma. Lo sbarco nella Capitale di Marc Watts, presidente del Gruppo Friedkin, e degli altri massimi dirigenti del consorzio guidato da Dan Friedkin ha dato a molti l’idea (sbagliata) di un’accelerazione che potesse portare alle firme entro pochi giorni. La missione romana, che a meno di nuovi elementi è conclusa con la terza giornata di incontri andata in scena ieri, è servita per lavorare sugli ultimi dettagli dell’affare e per conoscere da vicino l’attuale management giallorosso: il signing, con annesso comunicato, arriverà soltanto nella seconda metà di febbraio. Gli advisor stanno lavorando sui contratti e superando man mano le classiche tecnicità giuridiche e finanziarie che un’operazione del genere comporta. Finita questa fase ci sarà poi il semaforo verde dal cda del gruppo di Friedkin, che ha ovviamente già ottenuto le garanzie bancarie per finanziare l’ingresso nel mondo calcistico. Intanto sono giorni di attesa sul fronte dello stadio che sorgerà a Tor di Valle. La trattativa tra Parnasi e Vitek per il passaggio di proprietà dei terreni e del progetto è addirittura più avanti rispetto a quella che riguarda la Roma e si aspetta soltanto l’arrivo delle ultime carte prima della fumata bianca. Le verifiche e le asseverazioni sui contratti stilati sia in italiano che in ceco hanno richiesto leggermente più tempo del previsto, ma l’ok è imminente. Per una doppia svolta fondamentale per il futuro giallorosso.