Sogni di una minicampagna d’inizio estate

Sogni di una minicampagna d’inizio estate

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rassegnastampaIL ROMANISTA – G. SANZOTTA – Nainggolan. Chi era costui? Verrebbe voglia di parafrasare Manzoni per parlare del centrocampista del Cagliari. C’è soltanto il problema che i tifosi della Roma non sono dei Don Abbondio, e se il calciatore terrà fede alle cose che si dicono su di lui e vestirà veramente la maglia giallorossa non sarà un Carneade, ma un protagonista. Questo ce lo auguriamo, ma vale pure pensare che la nostra storia non deve per forza fare tappa a Cagliari. Avremo un futuro e potremo coltivare i nostri sogni anche se il principale obiettivo (stando alle apparenze) non dovesse arrivare. Dico questo perché sentendo gli ascoltatori intervenire nelle radio romane sembra quasi che da quel nome dipenda il futuro giallorosso. Il riscatto o il fallimento siano legati al giovanotto belga.

Penso alla memoria corta di chi ha dimenticato che nel nostro centrocampo hanno giocato campioni come Di Bartolomei, Falcao, Cerezo, Ancelotti, Giannini, Emerson. Solo per citarne alcuni. E che anche oggi c’è un certo De Rossi vicino alle cento partite in nazionale, uno dei centrocampisti più prolifici nella storia degli azzurri. Nainggolan, se verrà, sarà ben accolto, potrebbe fare grandi cose. Ma soprattutto lui dovrà dimostrare di meritare questa maglia, perché il suo passato è fatto di promesse, non di certezze assolute.[…]

Non so se De Rossi resterà alla Roma, me lo auguro perché penso sarà il primo che vorrà riscattare un anno deludente. Ma per riuscire dovrà avere la serenità di scendere all’Olimpico sapendo di trovare un pubblico amico, pronto a sostenerlo, non un’arena ostile. Soprattutto deve essere chiaro a tutti che non sarà l’arrivo o meno del centrocampista del Cagliari a determinare il successo o il fallimento. Può essere solo un elemento utile alla causa. Mi spiace ma il belga non è il mo sogno, e mi spiace anche che lo diventi per tanti. Una cosa che forse non farà bene neanche a lui il giorno che giocherà qui. Non vi aspettate da lui che faccia il Messi, o che prenda la squadra in mano come Falcao. Se vi aspettate questo da lui lo condannerete alla mediocrità. Come mediocri, o troppo realisti, appaiono i nostri sogni. Per tanti anni la stagione del calciomercato era quella dei desideri, con noi tifosi come bambini con la letterina dei regali da inviare a Babbo Natale. Sogni impossibili, eppure ogni tanto sui giornali diventavano una speranza. Quante volta il campionissimo veniva affiancato ai nostri colori con la frase non impegnativa ma comunque fuorviante: “Roma, idea Ronaldo”.

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