Soulé vota Roma. Sfida al Leicester

Soulé vota Roma. Sfida al Leicester

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Il primo passo c’è stato. Matias Soulé vota Roma. Ghisolfi incassa il sì dell’argentino e ora avrà modo e tempo (non molto in verità) per formulare un’offerta che possa convincere la Juventus a lasciar partire l’asso argentino per farlo restare in Italia. Ghisolfi ufficialmente ancora non si è mosso. Ma se i Friedkin erano disposti a spendere 25 milioni per Chiesa, vien da sé come la trattativa per Soulé possa avere proprio questa base di partenza. L’impressione è che il prezzo giusto possa essere quello di 30 milioni con l’inserimento degli immancabili bonus a meno che la Juventus non riesca a inserire una percentuale del 10-15% sulla futura rivendita del ragazzo.

De Rossi non può far altro che attendere. Ma quella di Soulé è una sua precisa richiesta alla quale si è aggiunta – nel limite del possibile – la volontà di non sacrificare El Shaarawy (obiettivo di Motta).

La collocazione in campo, vista la presenza in rosa di Dybala (e Baldanzi), non sarebbe un problema. Le soluzioni non mancherebbero. A partire dalla più semplice, forse la più logica. Ossia quella di far giocare nel 4-3-3 un mancino, anche se al Frosinone ha giostrato quasi sempre a destra, a sinistra. Senza considerare l’idea che frulla da tempo in testa a De Rossi. Ossia quella di impiegare Paulo come falso nueve (alla Totti). Lo scrive il Messaggero.

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