SPALLETTI: “Abbiamo bisogno di tutta la rosa e dalla Sud giovedì. Totti?...

SPALLETTI: “Abbiamo bisogno di tutta la rosa e dalla Sud giovedì. Totti? Non è entrato per un problema alla schiena. Futuro? Se perdo altre due partite giusto che mi mandino via”

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Queste le parole di Luciano Spalletti a Premium Sport dopo la vittoria contro il Palermo per 3-0:

Non è stata una partita facile, ma abbiamo giocatori che ci devono accompagnare nella maniera giusta in questo finale di stagione, abbiamo bisogno di tutta la rosa

Dzeko?
“Ha fatto bene quando è entrato, ha ancora un po’ di tossine dell’ultima partita, perchè hanno giocato molti due giorni fa e non avevano ancora recuperato”

Totti le ha detto no all’entrata in campo?
“E’ difficile ed è delicato parlare di questo argomento, preferisco non dire nulla. Se lei ha visto, forse ha visto bene, non ne parlo. Secondo me lui in quel momento lì che si scaldava ha avvertito un problema alla schiena e ha preferito non entrare”

Ha cambiato modulo più volte, per dare forza alla difesa nella ripresa? Paredes fa fatica ancora a coprire il campo quando gioca mediano a due?
“La lettura delle cose è giusta, inutile che mi ripeta. Le intenzioni erano quelle di trovare tra le linee Salah ed El Shaarawy, con i quinti che portassero fuori a destra e sinistra i loro quarti di difesa, come è successo due o tre volte, ma si poteva fare anche meglio. Leo Paredes è un giocatore che ha delle caratteristiche ben precise, c’è da vedere come le esprime meglio, se ci sono squadre che ti danno il pallino in mano va bene anche davanti alla difesa, perchè riesce ad innescare bene le azioni, con un piede che hanno pochi in giro. Quando c’è da coprire, alzandosi a destra o a sinistra, qualche metro bisogna che migliori”

Grenier?
“Si è il suo ruolo questo qui, questo fatto di poter giocare tra le linee, a saltare addosso al mediano, perchè conosce i tempi del pressing, è difficile che la palla la perda, riesce sempre a dare seguito alle sue azioni”

Avete 6 punti in più rispetto all’anno scorso, si aspettava che anche la Juve ne avesse 6 in più?
“Si spera sempre che la Juventus cali, ma quello che si sta vedendo è un obiettivo mobile, che si allontana sempre, noi siamo contenti di quello che abbiamo fatto come il Napoli, ma loro sono fortissimi, lo fanno vedere in tutte le partite, anche in quelle in cui vanno in difficoltà, tirano fuori l’orgoglio e il blasone del club vincente. Dobbiamo pensare di fare passo dopo passo, senza guardare l’obiettivo finale e via

Il suo futuro?
Se perdo altre due partite, non finisco neanche questa stagione perchè mi mandano via (ride ndr). Si sono perse 4 partite su 5 e si continua a parlare del mio futuro. Le cose cambiano velocemente nel calcio, se riperdo altre due partite è giusto che venga mandato via, gli ho fatto un favore a non rifirmarlo e loro hanno gradito, perchè per come vanno le cose, meglio vivere alla giornata. L’allenatore precedente è stato mandato via con tre anni di contratto, non credo che gli facesse piacere al Presidente”.

 Le dichiarazioni del Presidente?
“Sono giuste, con chi se la deve prendere? Sono io il responsabile della squadra, non deve prendersela con i giocatori, sennò gli rispondo io, ha fatto benissimo a prendersela con me. Mi dispiace vedere così il Palermo, ha un pubblico eccezionale, siamo stati accolti benissimo, uno spettacolo vero”


SPALLETTI A SKY SPORT

Niente di grave per Totti?
Lo spero e lo penso anche io. Nel fare riscaldamento ha avvertito questo problemino e ha risposto in quella maniera, quindi ho sterzato su un altro

Ti sei preso qualche rischio levando alcuni titolari
Non era una partita facile, c’erano tante novità anche per loro. L’Empoli aveva perso, quindi loro se la sono giocata mettendo insieme stimoli nuovi e hanno tentato l’assalto, respinto in maniera corretta. La partita è stata a nostro favore in maniera corretta perchè ce lo siamo meritato, facendo fatica in qualche occasione

Preoccupato per il calo nella ripresa in vista del Lione?
Mi preoccupa in chiave di tutto, non solo Lione. Ci sono ancora tante partite da giocare, quello che non capisco dei miei calciatori è che a volte si va a toccare l’autoconvinzione perché caliamo, come successo oggi nel secondo tempo per 20′. Il pallone ci brucia troppo e questo non dovrebbe succedere. Quelli che ho fatto giocare hanno fatto molto bene. Grenier l’ho tolto solo perché pensavo crollasse dal punto di vista di fiato, a quel punto ho messo Dzeko. Abbiamo bisogno di tutti questi ragazzi, noi in fondo ci arriviamo con loro, che lo sappiano e che stiano sull’attenti. Da un momento all’altro è il loro momento.

Avete le stesse visioni strategiche con Pallotta?
Ci sono diverse cose da chiarire agli sportivi della Roma e al nostro movimento, che è importante e impressionante. Io col presidente sono entrato in un momento di difficoltà, senza stare a chiedere niente. Anche a fine anno ho accettato decisioni già imbastite che poi mi andavano anche bene. Si è agito in base ai giocatori che ci hanno portato via: Digne, Pjanic, Gervinho che era stato il giocatore più forte della Roma negli ultimi 2 anni. Ma non abbiamo fatto strategie future, a fine anno potevamo già salutarci. Il secondo anno era stato messo per dare idea ai calciatori che ci sarebbe stato un seguito, bisognava vedere come si finiva. Quest’anno abbiamo iniziato bene, ora c’è un po’ di stanchezza e di difficoltà. Le squadre che giocano avendo 2 soli giorni di riposo vedono calare le vittorie del 40%, noi abbiamo avuto 14 partite in cui abbiamo avuto solo due giorni di recupero.

Col Lione si vince col cuore o con la testa?
Ci vogliono entrambi, quando devi rimontare due gol non è facile. La cosa fondamentale p forzare la partita soffocoando le loro ripartenze. Loro sono bravi a giocare tra le linee e buttarsi dietro la difesa. In questo son maestri. Se non li copri calciano da fuori, ci hanno fatto 3 gol da 25 metri. La testa è fondamentale, così come ritrovare 60mila allo stadio. Non abbiamo mai giocato col nostro pubblico, non ho mai capito perchè si sono messi di traverso a fare una sfida con chi ha imposto certe decisioni creando difficoltà alla cosa che amano che è la Roma. L’urlo della Sud sarebbe il primo passo per ribaltare certe situazioni.

Manca un centravanti di riserva
Noi avevamo difficoltà nel fare mercato, ci sono cose che si dicono e quelle che non si dicono. Quando ho messo troppo in discussione Dzeko, lasciandolo fuori, quando ha sentito fiducia lui è riuscito a partire. Edin è stato importante quest’anno perché ha saputo che si contava su di lui. Oggi ci mancava Perotti ma Salah ed El Shaarawy sono stati bravi ma sono due giocatori stanchi, lo dico, tanto oramai il tema è quello. Questo pacchetto di partite per noi è stato troppo, io ho cambiato poco e male ma il secondo infortunio di Florenzi è stato devastante

 

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