Queste le parole di Luciano Spalletti al termine di Chievo Verona-Roma 3-5 ai microfoni di Premium Sport:
Fuori strada non finite più?
“Si, anche se era meglio che non sbandassimo. Siamo andati sotto due volte, rischiavamo di prendere un altro gol, ti sbilanci per recuperare e può succedere involontariamente. Quando la tensione sale, hai tutto da perdere come oggi, ci si lascia trascinare un po’ e non si riesce a fare le nostre giocate. Il Chievo ha giocato una partita libera di testa, contando sulle proprie qualità, sulle verticalizzazioni improvvise, due attaccanti allenati benissimo nei movimenti, una delle squadre allenate meglio in attacco e noi non ci siamo fatti trovare pronti. Abbiamo preso due gol identici”
Siete a un punto dalla Juve straordinaria. Una stagione di numeri e tanta qualità in campionato. C’è stato un momento in cui poteva esserci quel quid in più per giocarsela di più?
“Si forse si, ma voleva dire vincerle quasi tutte, diventa impossibile. Abbiamo fatto tanta fatica per crearci il momento determinante. La squadra ha dato tutto, ci siamo creati la felicità sportiva vincendo oggi, ora dipenderà tutto da noi, nell’ultima gara dove ci sarà la festa col pubblico per salutare tutta la squadra”
La Roma non ha mai perso la testa contro un avversario ostico?
“Si è verissimo, quando siamo stati in svantaggio, a volte vedere che sei sotto e devi vincere, ti sembra difficile i due gol che ribaltano il risultato, allora rischi di perdere equilibrio. Loro sono ordinatissimi, hanno un modulo che si riconoscono ad occhi chiusi e sanno prenderci il vantaggio”
Ultima di campionato, ultima di Totti e una festa per la Champions diretta, ma anche ultima rispetto al suo futuro, nonostante dichiarazioni ondivaghe?
“Se si accostano ai tempi, vedrà che sono corrette tutte, basta collocarle nella tempistica giusta. Se ne prendi una di settimana fa e la mette oggi può sembrare scorretta. Quella di ieri è prima della partita di oggi. Dopo un risultato tutto può cambiare, a Roma in un gol tutto cambia, la squadra diventa incredibile poi di brocchi, come è successo e come li voglion far passare. Questa è una squadra seria, che ha lavorato, che ha perso una serie di partite sanguinose, con un carico pesante da portare sulle spalle, ma ci siamo riorganizzati. Questa vittoria ognuno gli da un taglio che vuole. Volete che vi faccio l’esempio delle squadre in Europa che non arrivano seconde? United, City etc… diventa facile dire che se non arriviamo secondi è una stagione fallita, per quelli che sono contro la Roma si e non ce ne sono pochi. Ma andiamo oltre, questa settimana si chiamava Chievo-rombo, la prossima 3-5-2 del Genoa”
Dzeko a un passo dal record, lo ha stuzzicato bene…
“Dzeko ha fatto gol perchè è una bella persona e un grande attaccante, non perchè gli ho detto io qualcosa ogni tanto. Con i giocatori ci incontriamo tutti i giorni e bisogna dirgli qualcosa. Dzeko è una persona straordinaria, che ha sofferto nel momento in cui non faceva gol e non riusciva a capire certe cose, quando veniva attaccato gratuitamente anche quando non giocava, e non se lo spiegava. Poi ha iniziato a far vedere la sua qualità da calciatore, è stato più tranquillo e ha dimostrato di essere un centravanti completo, è forte di testa, protegge bene la palla, è veloce nonostante una grande fisicità, difficile trovarne uno così. E’ un giocatore che può giocare in qualsiasi squadra”
Rinuncerebbe ad El Shaarawy?
“Stephan ha fatto benissimo, ha fatto un campionato eccezionale, quando è tornato dentro ne ha fallite poche di partite. Lo potevo usare di più, visto il finale di campionato che ha fatto. Però poi bisogna fare delle scelte, l’allenatore bravo è quello che non fa danni, io ne faccio alcuni di troppo (ride ndr). Dei miei calciatori sono innamoratissimo, abbiamo passato un’annata bella, dove ci siamo detti cose vere, poi a qualcuno qualcosa ho dovuto dire, perchè ci si sono i ruoli, bisogna sentire anche loro…”
SPALLETTI A SKY SPORT:
87 punti record di punti…
Suscitano delle riflessioni. Abbiamo a che fare con una squadra di persone serie, nonostante abbiamo perso nel campionato delle partite difficili da dimenticare. In questa partita ci stava tutto quello che volevamo realizzare e siamo di nuovo felici.
Qualche disattenzione difensiva oggi…
La posta in palio è alta, la palla brucia più del solito. Non si riesce a partire bene e si abbassa il tentativo di ritrovare le nostre giocate e le nostre qualità. La qualità del Chievo ti entra dentro nelle situazioni in cui non riesci a fare il tuo gioco, loro sono bravi a giocare dritto per dritto. Le punte sono brave a giocare uno per l’altro, fare uomo contro uomo con i difensori centrali. Ci hanno fatto gol perché si spostano sempre dalla parte della palla e lì si inserisce il centrocampista opposto. Anche se lo sai, si esercitano molto e diventa difficile sopperire.
Ti è servito cambiare la posizione di Strootman nel secondo tempo?
Si ci siamo messi con un mediano solo, quando nella transizione ci abbassavamo troppo e non volevamo spingere con tutti e due i terzini contemporaneamente, perché serviva il terzo centrale. Perdevamo palla e non riuscivamo a risalire, creando densità nel luogo della perdita della palla. Nel secondo tempo, con i due centrocampisti, con il play basso libero, arrivavamo un attimo in ritardo, ma con le mezzali eravamo più dentro al campo e offensivi. Abbiamo iniziato lentamente, ci hanno fatto subito gol, ma non abbiamo perso la testa. Abbiamo concesso un po’ di campo e di gioco, ma non siamo andati in confusione lasciando spazi grossi. Quando devi fare due gol c’è il rischio di lasciare il buco e col doppio vantaggio diventava difficilissimo. Nel secondo tempo, palla sui piedi, velocità e precisione è stato come doveva essere.
Perché hai rinunciato a Nainggolan dal primo minuto?
C’era il rischio che non finisse neanche un tempo Radja. Stava un po’ peggio rispetto all’inizio contro la Juventus. Paredes e Strootman hanno fatto bene, De Rossi è insostituibile. Era meglio metterlo nel momento decisivo, invece di mettere qualcosa di più, mi poteva chiedere il cambio a fine primo tempo e dovevo mettere uno più offensivo come Perotti o Francesco. Il secondo tempo poteva farlo tutto e lui stesso è stato d’accordo quando gliel’ho detto stamattina, sente il polpaccio intossicato.
Dove deve migliorare Salah?
Momo è convinto di fare questi gol qui e basta, quindi quando lo porti da qualche altra parte gli sembra di non essere a casa sua. Quando gioca puntando la linea difensiva può essere devastante, quando gioca esterno deve tornare sul terzino e butta via energie importanti.
Se fosse della Juventus sarebbe preoccupato?
Il campionato lo vince la Juventus perché se l’è meritato, non si fanno scappare questo vantaggio. Il merito è di Allegri, per cui gli si dice ‘bravo’!