Cresce la Roma. In classifica, nel gioco, nella testa. Mourinho mette in soffitta il caso Zaniolo e vince anche alla Spezia in un 2023 che recita 4 vittorie e 1 pari e che sta vivendo la rinascita di Abraham. Un successo pieno, da grande squadra che non ha rischiato nulla e ha graffiato nei momenti topici del match. Come sul finire del primo tempo quando un Dybala ancora da leccarsi i baffi ha rifinito un’azione in verticale con El Shaarawy. Il Faraone, che ha sostituito l’acciaccato Pellegrini, ha alzato la cresta e messo la gara in discesa. A inizio ripresa, infatti, è arrivata la perla di Abraham: altro assist della Joya, tunnel e corsa di Tammy prima del timbro che ha chiuso i giochi. Mai riaperti dallo Spezia che si è infranto sul muro romanista senza approfittare delle sviste dell’arbitro Sozza: rigore negato a Zalewski e rosso evitato a Bourabia. Finale leggermente amaro con il giallo a Celik che salterà il Napoli.
Come scrive Leggo, lo salterà anche Zaniolo che ieri si è allenato in solitaria a Trigoria ed è in attesa dell’offerta giusta del Tottenham, che al momento non c’è. «Ha messo gli interessi individuali davanti a quella di squadra», ha detto Pinto. Se il club di Conte dovesse arrivare all’obbligo di riscatto pieno (ad almeno 25 milioni più 5 di bonus) la Roma si butterebbe su Ziyech con il quale c’è già una trattativa in corso. Mourinho però è scettico ed è quasi rassegnato sul ragazzo: «Condivido il pensiero di Pinto. In questo momento Nicolò vuole andare via, e io devo accettarlo. Ma dove è la proposta accettabile che permetta poi di sostituirlo? Anche a me piacerebbe stare a cena a Londra con la mia famiglia stasera, invece sto qua. Sento che il primo febbraio lui sarà a Roma poi vedremo se giocherà. Di solito c’è una grande voglia di andare via quando c’è un’offerta importante. Invece non c’è niente sul tavolo, o poca cosa. Io l’ho sempre difeso perché ha dato sempre il massimo, se resta sarà uno in più». Sulla gara: «Ho sentito tranquillità nella gestione del gioco. Siamo stati bravi a trasformare questa partita in facile, ma non lo era»