LEGGO (F. BALZANI) – Leonardo Spinazzola incrocia le dita e si gode il ritorno in Nazionale con una precisazione che sa tanto di messaggio a Fonseca: «Se gioco a sinistra da tutta la vita c’è un motivo. Mi trovo meglio lì: se devo giocare a destra lo faccio, ma il mio calcio cambia. E’ questione di abitudine: posizione del corpo, coordinazione. Ci vuole pazienza perché so che nella Roma c’è Kolarov che è fortissimo». Proprio a sinistra il terzino potrebbe tornare a giocare dal 1′ pure in azzurro visto l’infortunio di Emerson Palmieri che a Roma ha lasciato parecchi rimpianti. L’inizio stagione di Spinazzola non è stato esaltante a causa di un infortunio muscolare che gli ha impedito di giocare il derby. Poi il rientro tra luci e ombre emerse soprattutto nelle ultime due sfide a Wolfsberger e Cagliari. Leonardo, a cui non manca mai il sorriso sulla faccia, è ottimista: «Distacco dalle big? Siamo tutti lì, è normale che la Juve abbia ancora qualcosa in più. La Roma ha cambiato allenatore, tanti giocatori, ha una nuova visione del calcio: Fonseca è un allenatore che crea tante aspettative, anche dentro lo spogliatoio. Mi piace, è positivo».
Meno positivo è il dato sui gol fatti dalla Roma (Dzeko a parte) soprattutto nelle ultime settimane. Ma Spinazzola spiega: «E’ un dato fine a se stesso: nelle ultime partite abbiamo creato tantissimo e raccolto poco. A volte tiri tanto e fai a malapena un gol, e pure fortunato, come è successo con il mio in Europa League. Ma c’è tanto tempo per risalire. Nessun rimpianto poi sull’addio alla Juventus: «Fa parte del nostro lavoro. La Juve ha fatto la sua scelta, io la mia: oggi sono in una grande squadra, se starò bene – e spero di stare molto meglio fisicamente – potrò giocare con continuità ed essere felice di dove sono».
Proprio le problematiche legate agli infortuni, che ha ammesso anche Petrachi in estate, rappresentano un’incognita sull’acquisto di un giocatore valutato ben 30 milioni e che ha appena rinnovato ulteriormente il contratto fino al 2024. Infine un pensiero alla Nazionale che scenderà in campo all’Olimpico: «Giocare nella nostra casa è già bellissimo con il club, credo che farlo con la Nazionale sarà una grande festa, una gran bella serata: i romani ci daranno calore, come fanno sempre. La maglia verde? I nostri colori sono altri, ma per me può essere anche rossa. L’importante è rappresentare bene l’Italia». A incrociare le dita, per gli impegni dei vari romanisti in nazionale vista l’emergenza infortuni, è pure Fonseca che dopo la sosta recupererà Under, Florenzi e Mkhitaryan.