L’architetto Francesco Sanvitto, presidente del Tavolo della libera urbanistica, e’ intervenuto ai microfoni di Centro Suono Sport, nel corso della trasmissione Te la do io Tokyo, ed è tornato a parlare del progetto Stadio della Roma. Le sue parole:
“Le denunce non le ho fatte io, ma l’associazione che rappresento. Siamo stati costretti a farlo, dopo anni che abbiamo cercato il dialogo per capire. Spero che Comune e Regione facciano una riflessione sullo stadio. Il problema non è lo stadio, ma il modo in cui si è deciso di farlo. E’ un danno anche ai cittadini che ci tengono di più, come gli sportivi. Non si possono fare le cose nei tempi corretti”
“I problemi dello stadio nascono dall’approvazione fatta dalla Giunta Marino. Si sono mescolate le carte e ci si dimentica del vero problema. Esistono due progetti, il progetto A e il progetto B. Il progetto A rispetta le norme. Il progetto B non è più invece un progetto per un impianto sportivo, ma la vera e propria variante del piano regolatore. Mettendoli insieme si confondono le acque e si vizia la procedura. Eurnova ha presentato una variante generale del piano regolatore. Ora c’è un progetto edilizio che non può essere approvato senza variante”.