States o no, Gervinho ha fretta

States o no, Gervinho ha fretta

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rassegnastampaGAZZETTA DELLO SPORT – C. ZUCCHELLI –  Era l’estate di tre anni fa quando Manrico Ferrari, allora preparatore della Primavera, si ritrovò tra le mani l’ingombrante (in tutti i sensi) presenza di Adriano. «Rimettilo in forma», gli chiese un quasi disperato Gian Paolo Montali, sperando nel miracolo. Il miracolo non riuscì, non certo per colpa di Ferrari, e come è andata la storia è noto. Non è noto, invece, come sarà il futuro in giallorosso di Gervinho, ma una differenza rispetto alla torrida estate del 2010 già c’è: l’ivoriano si è presentato a Trigoria in perfette condizioni fisiche. Pesato a Trigoria subito dopo aver completato le analisi al Campus Biomedico, l’ex Arsenal ha poi indossato pantaloncini, maglietta, scarpe da ginnastica e una poco estiva fascia nera per capelli e ha subito iniziato l’allenamento personalizzato con Ferrari. Corsa e scatti, poi il rientro negli spogliatoi dopo un’ora abbondante di lavoro. Oggi si replica — con l’aggiunta di un po’ di palestra e l’inserimento del pallone— domani non si sa.

Verso gli Usa? Gervinho è infatti in attesa di disposizioni da parte della società e ancora non sa se raggiungerà i compagni in America o se invece li conoscerà direttamente al rientro. Lui vorrebbe attraversare subito l’oceano, la Roma attende: primo perché il suo tesseramento non è ancora ufficiale (va liberato il posto da extracomunitario) e secondo perché Garcia, piuttosto che averlo a Washington senza farlo giocare, preferisce che lavori a Roma. Intanto, dopo l’allenamento, Gervinho ha girato tra l’Eur e Casalpalocco alla ricerca della casa. Vivrà a Roma con la famiglia, prenderà lezioni di italiano, ritroverà Garcia e rivedrà Daniele DeRossi, affrontato a Londra 3 anni fa nella prima amichevole dell’Italia di Prandelli. Gervinho era l’attaccante della Costa d’Avorio, De Rossi il capitano degli azzurri, sconfitti 10. «Il calcio italiano è tra i migliori del mondo — disse l’ivoriano a fine partita —quando affronti certi giocatori devi sempre dare qualcosa in più per farti valere». Adesso che anche lui fa parte di questo calcio l’obiettivo è lo stesso.

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